- Progetto n. 7413
- Messina - Italia
- Quanto: € 10.000
- Categorie: Accoglienza, Anziani, Cibo, nutrizione, Famiglie, Giovani, Poveri
- Data di inizio: 09/01/2021
Aiuto alle famiglie delle baraccopoli di Messina - GENNAIO (Sicilia)
Caro Direttore,
nel ringraziarLa ancora per il contributo che la Caritas Antoniana ha voluto destinare ai poveri di Messina, le invio di seguito una descrizione del nostro lavoro in questo periodo di pandemia.
La Comunità di Sant’Egidio segue settimanalmente, attraverso il centro polifunzionale di Messina, più di mille famiglie della Città, fornendo loro supporto nutrizionale, legale e medico. Di queste famiglie, molte abitano ancora in baracca, vivendo oltre al disagio economico e sociale, anche quello abitativo. I centri polifunzionali vedono la partecipazione attiva di molti volontari, che settimanalmente si occupano di organizzare le raccolte alimentari per il supporto nutrizionale e di tutto quanto si rende necessario per la gestione dei nostri centri.
Durante l’emergenza Covid-19 i centri polifunzionali di Sant’Egidio sono stati un punto di riferimento per tante famiglie in difficoltà, con distribuzioni di generi alimentari e presidi per proteggersi dal contagio.
Il contesto in cui opera il centro polifunzionale di Messina, è quello del quartiere di Camaro S. Paolo, quartiere molto popoloso, dove decine di nuclei familiari abitano ancora in baracche risalenti al terremoto del 1908, oppure nate successivamente sui nuclei originari. Si tratta di un quartiere popolare con un alto tasso di abbandono scolastico e un alto tasso di criminalità. Qui Sant’Egidio offre servizi di distribuzione alimentare, doposcuola ai bambini, centro diurno per gli anziani. Il centro polifunzionale è un bene confiscato alla mafia e sorge su tre piani.
Dai primi giorni della pandemia, nel marzo 2020, è parso chiaro che la chiusura improvvisa delle attività avrebbe comportato un aggravamento della già precaria condizione di molte famiglie. Tuttavia, il servizio di distribuzione di pacchi spesa non è stato mai interrotto, e anzi ha visto incrementare in modo notevole le famiglie che vi si rivolgevano. In questi anni di pandemia, la nostra risposta alle numerose famiglie che ci hanno chiesto aiuto si è resa possibile grazie a tanti che, come la Caritas Antoniana, hanno contribuito alle spese, insieme allo straordinario lavoro fatto da volontari di tutte le età.
Nei tanti interventi di contrasto alla povertà che abbiamo operato, colpisce molto la presenza di tante persone che in poco tempo si sono trovate in condizione di indigenza. Pensiamo al mondo degli ambulanti, molti dei quali stranieri, di chi svolgeva piccoli lavori, anche se irregolari, delle badanti o dei collaboratori domestici.
Dall’inizio di marzo 2020, insieme alla distribuzione di pacchi spesa, abbiamo realizzato diversi tipi di interventi, tra i quali: distribuzione di gel igienizzanti, sapone liquido, salviette disinfettanti, guanti monouso in lattice, mascherine e altri presidi utili per proteggersi dal contagio; consegna della spesa a domicilio e monitoraggio telefonico per gli anziani.
Inoltre, da settembre 2021, abbiamo attivato un punto vaccinale presso il nostro centro. Messina infatti, per molto tempo, ha sperimentato una diffidenza diffusa rispetto ai vaccini anti Covid-19. Questo ha determinato una copertura vaccinale molto bassa, soprattutto nelle zone più periferiche e svantaggiate, mettendo in pericolo soprattutto gli anziani. Il punto vaccinale ci ha permesso di aprire un luogo familiare, dentro una periferia della città, dove superare la paura e affrontare con più serenità il momento della vaccinazione. Grazie a questo clima familiare e di fiducia, sono state somministrate centinaia di dosi, soprattutto ad anziani.
Vi ringraziamo, ancora, di cuore per il Vostro prezioso contributo, che ci ha permesso di rispondere con più generosità alle domande di aiuto di chi ha bussato alla nostra porta. È attraverso l’esercizio della carità che la fede si ravviva, e per tanti, questo tempo difficile è stato l’occasione per ritrovare la gioia di mettersi al servizio dei poveri.
Speriamo ci sia presto l’occasione per incontrarci.
Con gratitudine,
Andrea Nucita
Carissimi Amici benefattori
con l'articolo uscito nel mese di Novembre, abbiamo concluso la presentazione dei 10 progetti "Antonio 20-22".
Da questo momento vi terremo aggiornati con i resoconti che ci perverranno.
Grazie per la vostra generosità e per aver seguito "passo passo" i passi di Antonio.
NOVEMBRE - VENETO: Benvenuti alla Casachiesa
Una comunità di Facen di Pedavena (BL) che si occupa di ragazzi in difficoltà e di persone con disabilità è anche il cuore di una delle più interessanti e innovative esperienze in seno alla chiesa.
Ecco perchè Sant'Antonio berrà un caffè con loro.
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OTTOBRE - VENETO: Amare il tempo che resta
L'associazione «La Via di Natale», in quasi mezzo secolo di vita, ha accolto migliaia di malati oncologici con i loro cari. Ma la crisi pandemica l’ha colpita duramente. Da qui il contributo di Caritas sant’Antonio.
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SETTEMBRE: EMILIA ROMAGNA: Un laboratorio per ricominciare
Si chiamano «Laboratori migranti», anche se in realtà si rivolgono a tutta la collettività.
A offrirli gratuitamente è l’Antoniano di Bologna che, con il corso «Ricerca lavoro e redazione del CV», fa da ponte tra disoccupati e aziende.
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LUGLIO - AGOSTO: EMILIA ROMAGNA: Una locanda da... angeli!
Una struttura in riva al mare che ospita senzatetto, ma anche lavoratori e famiglie in difficoltà, in vista delle vacanze estive.
È il progetto firmato dalla Caritas di Rimini a Torre Pedrera e sostenuto da Caritas sant’Antonio.
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GIUGNO - TOSCANA: a scuola tra le sbarre
E' un progetto che riguarda la sezione carceraria dell'istituto per Geometri Russell-Newton di Firenze Scandicci, attiva presso la casa circondariale di Sollicciano.
Il tema del mese associato alla regione è il silenzio e quindi il progetto ha a che fare con la solitudien assistenziale in cui molti detenuti vivono.
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MAGGIO - UMBRIA: Una cordata per la vita
L'associazione La Cordata si occupa di ospitalità di giovani donne detenute con bambini piccoli, evitando in tal modo che i bambini vengano rinchiusi in cella con le madri.
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APRILE - CAMPANIA - sportello legale per i poveri
Progetto di rifunzionalizzazione del Real Albergo dei Poveri, destinato a Presidio Medico - Ufficio Avvocato di Strada (Sportello legale) - Sala Attività Ricreativa.
Fase 1: realizzare uno spazio di primo contatto e registrazione per i senza dimora della città con successivo accesso ad un luogo con ambienti separati uomo/donna dove potersi lavare, utilizzare i servizi igienici, poter fare una doccia calda e lavare i propri abiti o sostituirli con altri in migliori condizioni, messi a disposizione dalla creazione di un “guardaroba sociale”. Questa prima parte è stata realizzata a fine 2018.
Fase 2: fornire gli ambienti di un vero e proprio Sportello legale all’interno dei locali del Real Albergo dei Poveri, consente di avviare un percorso di consultazione per il riconoscimento dei diritti fondamentali di un essere umano nonché avvalersi di un consulente giuridico per varie pratiche(non solo relative ai migranti ma anche a vertenze famigliari di parecchi napoletani ) in un luogo idoneo e riguardato, affidato all’opera volontaria di avvocati che, già intercettati da Padre Alex Zanotelli, si dedicherebbero alla cura delle persone più fragili, potenziando la rete degli avvocati di base già esistente in città.
Questa parte sarà realizzata anche con Caritas sant’Antonio nell’ambito del progetto Antonio2020-2022. Il finanziamento approvato, in questo caso, è di € 23.000.
Referente: padre Alex Zanotelli, Ordine dei Missionari Comboniani
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MARZO - BASILICATA - Le erbe della rinascita
La montagna lucana è luogo sempre più marginale, incolto, abbandonato. Oggi la pandemia, che sta bloccando interi comparti e aspirazioni di rilancio, rischia di rischia di mettere in forse un progetto che ha un grande respiro sociale, tanto da essere scelto da Caritas sant’Antonio nell’ambito di Antonio 2020-2022
Il progetto mira ad attivare un laboratorio per la trasformazione e il confezionamento di erbe aromatiche nel Comune di Sasso di Castalda.
Per mezzo dell’attivazione del laboratorio il progetto si propone di:
› favorire lo sviluppo di una filiera corta delle erbe aromatiche, che sia sostenibile sotto il profilo sociale e ambientale.
Si tratta di una filiera che rispetterà le metodologie di coltivazione biologica in fase colturale e si caratterizzerà per la sua capacità di inclusione di soggetti svantaggiati in fase di trasformazione e confezionamento.
› attivare processi di sviluppo economico territoriale dal basso.
Per mezzo del laboratorio si cercherà di stimolare la coltivazione di terreni in disuso acquistando da piccoli produttori locali.
Per mezzo delle realtà agricole coinvolte nel progetto sarà possibile fornire assistenza tecnica e strumentale a coloro che vorranno valorizzare anche piccoli appezzamenti di terreno.
› Creare un marchio che sia immediatamente riconoscibile per:
› la qualità del prodotto
› per l’attenzione all’ambiente in fase di coltivazione
› per il valore etico del prodotto
› un forte richiamo identitario al territorio
› stimolare attività correlate di didattica educazione all’ambiente e
alla conoscenza e al rispetto della biodiversità
› la promozione del territorio
› attivare un progetto pilota di agricoltura sociale
› il raggiungimento degli obiettivi progettuali sopraelencati costituirebbe di fatto la costruzione di un progetto pilota di agricoltura sociale che permetterebbe una stretta integrazione tra realtà agricole, sociali e imprenditoriali.
Referente: Raffaella Irenze, Associazione Coldiretti Donna
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FEBBRAIO - CALABRIA - A favore dei giovani, per aiutare la cultura del "lavoro libero"
Il lavoro in Calabria è soprattutto in mano alla 'ndrangheta e in parte minore alla politica, una condizione che toglie ogni speranza di futuro ai giovani. La pandemia ha ulteriormente peggiorato la situazione, aggravando la prostrazione delle giovani generazioni.
E' necessario un segno di discontinuità, per far capire ai giovani che un altro lavoro e un'altra società sono possibili. La scelta è quindi caduta sull'Associazione Il Segno dei Tempi, braccio operativo della Caritas diocesana della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi.
Si tratta di borse lavoro per giovani di valore ma senza "santi in paradiso", progetto già iniziato grazie ai fondi dell'8 per mille con alcune aziende del territorio. Noi abbiamo creato un ponte con l'imprenditore Antonino De Masi, che non ha mai ceduto ai ricatti mafiosi ed è per questo sotto scorta. De Masi ha una delle realtà più innovative e fiorenti della Piana di Gioia Tauro (RC) e ci ha già dato la sua disponibilità ad accogliere un borsista meritevole del nostro progetto.
Caritas Antoniana mette a disposizione 2 borse lavoro per giorvani per la somma complessiva di €10.000
Referente: Michele Vomera (diacono), responsabile associazione Il Segno dei Tempi
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GENNAIO - SICILIA - A favore delle famiglie della baraccopoli
Per la Sicilia la scelta è caduta sulla locale sant'Egidio, che è la realtà più riconosciuta sul territorio per aiuti alle famiglie a 360 gradi, nell'emergenza covid.
Un focus particolare del loro impegno, a cui abbiamo legato il progetto Caritas sant'Antonio, è l'aiuto alle famiglie della baraccopoli di Messina, nuclei molto poveri che stanno soffrendo ancora di più a causa del confinamento in baracche piccole e fatiscenti e dell'annullamento dell'economia informale.
La sant'Egidio pone grande cura anche ai bambini di questa realtà, particolarmente emarginata.
Referente: Andrea Nucita (professore universitario), responsabile della Comunità sant'Egidio di Messina
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Referente: Andrea Nucita