Aggiornamenti dei progetti

Primo resoconto dal racconto di Sr. Irina:

È con grande piacere che vi invio la relazione per la prima parte del progetto del Centro diurno perché vogliamo condividere con voi i frutti del vostro e nostro impegno di rendere più umana la vita di tanti bambini. Anche in questo periodo abbiamo avuto una buona dose di fatiche ma ci sono state anche tante soddisfazioni. Constatare che l’obiettivo di questo Centro, la prevenzione dell’abbandono scolastico, è stato realizzato, ha ripagato in un certo senso gli sforzi fatti da tutti noi.

Grazie al Signore che ci ha accompagnato nel nostro impegno di offrire ai bambini una vita più serena e una certa sicurezza. Un grande ringraziamento a voi, per la vostra costanza nel sostenere economicamente questa attività che ha visto crescere alcune centinaia di bambini con varie difficoltà scolastiche, sociali, familiari, valoriali e vitali e che oggi possono godere per il progresso fatto e l’educazione ricevuta. Merito è senz’altro del vostro contributo con il quale funziona e va avanti il nostro Centro diurno. Un grazie di cuore va anche a tutti i collaboratori che non hanno mai smesso di credere in quello che noi ci siamo proposti come obiettivi per questa attività.

In questo ambiente incontriamo tante storie di vita che non ci lasciano tranquilli, che ci spronano a fare sempre di più. Le autorità statali ci hanno caricato molto anche questo anno con le normative sempre più complesse che ci assorbono tante energie, tempo e soldi. Spesso invece di facilitare ed incoraggiare simili iniziative, mostrano più interesse alla burocrazia ed alle tasse che al bene dei bimbi. Abbiamo superato anche questi ostacoli, anzi, il comune ha deciso di continuare a darci un piccolo aiuto.

L’obiettivo principale di questo Centro è la prevenzione dell’abbandono scolastico, ma un ulteriore obiettivo è quello di riuscire a tenere i bambini vicini ai propri genitori, provando ad aiutare le famiglie a superare i loro problemi. Diversi genitori, infatti, per le situazioni che vivono, corrono il rischio di vedersi togliere i bambini perché siano affidati ad altre famiglie. Con il nostro aiuto, tanti sono riusciti ad evitare l’affido e a diventare genitori più responsabili.

Personalmente, in veste di assistente sociale, ho visitato le famiglie dei bambini per conoscerli non solo dal punto di vista familiare o dei loro genitori, ma soprattutto per rendermi conto di persona dell’ambiente in cui vivono. Queste visite sono importanti anche perché, in diversi casi, occorre difendere i bambini dallo sfruttamento del lavoro casalingo a cui sono sottoposti dai genitori, attraverso il quale vengono costretti a sottrarre tempo allo studio. Al di la dello sfruttamento del lavoro spesso devo difendere questi bambini dalla violenza in famiglia.

I bambini, come negli anni scorsi, sono stati suddivisi in tre grandi gruppi per la mancanza di una quarta aula e sono seguiti con tanto amore e pazienza dal personale del Centro. Il primo gruppo è quello della prima elementare, il secondo gruppo comprende quelli della seconda e la terza elementare e il terzo gruppo quelli della quarta elementare.

La realtà che permane come vero “campo d’intervento” e che richiede davvero grande attenzione e impegno è la famiglia, il rapporto con i genitori. È molto difficile e occorre spendere tante energie per lavorare sulla motivazione scolastica quando nella propria famiglia manca il minimo interesse per lo sviluppo, la crescita ed il futuro dei propri figli. In dialogo con la Caritas diocesana, si sono svolti incontri di formazione con e per i genitori guidato da specialisti.

La nostra comunità è costituita da sette suore. Abbiamo una signora volontaria che, con grande amore e profonda maternità, dedica il suo tempo ai bambini. Altri due volontari ci aiutano secondo le loro possibilità perché stanno ancora studiando.

Rinnovando la nostra più profonda gratitudine per la sensibilità dimostrata fin ora e sicuri del fatto che non potremo mai ripagare il grandissimo aiuto che riceviamo da voi e da tutti i nostri benefattori al nostro doposcuola, e invochiamo l’aiuto del Signore perché benedica ogni vostro contributo, benedica il vostro lavoro e le vostre famiglie. Lui vi sostenga in salute, in pace e in ogni momento della vita.

Il nostro più profondo ringraziamento,  da parte di tutti noi: bambini, Suore Francescane Missionarie di Assisi, volontari e il personale del centro „S. Antonio” Husi. 

Con gratitudine,

i bambini, i genitori, le suore e tutti i collaboratori.

Coordinatrice

Sr Irina Cata

Il progetto in sintesi

Il progetto educativo del Centro diurno ha come obiettivo principale la prevenzione dell’abbandono scolastico. È aperto ai bambini più bisognosi e ogni anno accolgono coloro che sono più bisognosi, tenendo conto non solo della povertà materiale ma anche di quella sociale, psichica e affettiva.

La maggioranza dei bambini che frequentano il centro diurno vengono da famiglie monoparentali, genitori divorziati o separati, spesso immigrati.

Vengono con gioia e molto entusiasmo, come a casa loro. I bambini che frequentano il Centro sono dalla prima alla quarta elementare.

Sr. Irina ha presentato la situazione del Centro per deciderne il futuro, considerato che la situazione finanziaria non è migliorata. Non bastano il contributo delle suore e le entrate da terzi.

Progetto di riferimento *7672

Referente: Sr. irina Cata, Suore Francescane Missionarie di Assisi