L’associazione Casa della Divina Provvidenza è stata fondata nel febbraio 2020 e i soci fondatori sono Sr. Marie Judith, Mr. Jackson Mbusa Kisonia– il suo braccio destro, diplomato in psicologia clinica che lavora come collaboratore nel seguire i ragazzi e anche come tuttofare per la casa – e alcune persone italiane che hanno deciso di aiutare questa suora a costruire questo villaggio per accogliere i bambini di strada e dare loro un futuro. La suora si sta già occupando di questi bambini e ragazzi dal 2017, anno in cui la congregazione è arrivata a Butembo, ma è diventato necessario costruire una casa adeguata.
I bambini accolti sono 20 con età che va dai 2 ai 12 anni: 8 frequentano la scuola materna, 10 la scuola elementare e 2 la scuola media. Altri 25 vivono ancora in strada e ogni venerdì vanno a lavorare e poi si fermano per fare la doccia, cambiare i vestiti e mangiare un piatto di riso e fagioli. Si recano presso l’infermeria se hanno bisogno di cure e gli vengono date delle medicine. Dormono in uno stadio all’aperto, vicino al mercato della città.
Ci sono poi altri 6 ragazzi che hanno già un diploma, grazie al lavoro fin qui svolto dalla suora che li ha seguiti, e che hanno come punto di riferimento la casa e si ritrovano tutte le domeniche per il pranzo, dopo aver svolto alcuni lavori e altri aver proseguito gli studi. Ci sono poi altri 17 ragazzi a cui vengono pagati gli studi e 7 di loro faranno l’esame di maturità quest’anno.
Visto il numero crescente di bambini bisognosi di aiuto, la Congregazione ha deciso di acquistare un terreno e costruirci le case per questo scopo. Allo stato attuale questa la situazione: completata la costruzione della farmacia/dispensario; entro marzo sarà completata la casa per i bambini (Maison des Enfants); entro aprile sarà completata la casa per i ragazzi più grandi (Amis du Christ).
Si sono già attivati per chiedere fondi per la costruzione del convento a Propaganda Fidei e in futuro vorrebbero costruire una cappella e una seconda casa per i bambini.
Avevano previsto lo scavo del pozzo, ma dopo un attento studio è emerso che il terreno è formato da roccia dopo 6 m di profondità e quindi non è possibile realizzarlo. Hanno pensato di collegarsi ad una sorgente distante diverse centinaia di metri oppure all’impianto esistente per il seminario. Per il momento continueranno ad approvvigionarsi di acqua con forniture settimanali.
Chiedono alla C. A. la recinzione di tutto il terreno.