L’associazione Down Dadi Polesine OdV nata nel 2011 ha lo scopo di sostenere ed operare a favore delle persone affette da Sindrome di Down, autismo, disabilità intellettiva o altri problemi relazionali o comportamentali e delle loro famiglie senza fini di lucro, esclusivamente per fini di solidarietà sociale di promozione e sviluppo della persona umana (dallo Statuto).
Le attività dell’associazione Down Dadi si sono sviluppate soprattutto ad Adria in un’abitazione ceduta dall’amministrazione comunale. Con questo intervento si è deciso di esportare il progetto di autonomia “Chiavi di casa” (ragazzi con disabilità intellettiva > 18 anni) a Rovigo in un’abitazione che sarà di completamento del percorso di formazione all’autonomia del primo gruppo di ragazzi che già provengono dall’area di Rovigo.
Il progetto relativo a “Chiavi di casa” vede oggi tre gruppi di ragazzi con disabilità intellettiva con età dai 18 ai 35 anni che si stanno preparando alla vita autonoma. Attualmente i gruppi di ragazzi sono ancora seguiti sulle 24ore da un Educatore o da Operatore dei servizi socio-sanitari con una equipe coordinata da uno psicologo che permette di orientare gli interventi nella direzione di cui il gruppo di persone ha bisogno.
La seconda fase del progetto è quella di aprire un’abitazione a Rovigo per permettere a 4/5 ragazzi che abitano a Rovigo e paesi limitrofi di completare il percorso di formazione all’autonomia residenziale in prossimità delle comunità a cui appartengono e nella quali le loro esperienze di vita si sono radicate (scout, sport, amicizie).
L’abitazione trovata è in centro a Rovigo e in fase di ristrutturazione e si prevede il completamento delle lavorazioni entro maggio. I lavori saranno a carico della proprietà, con un contratto d’affitto valido per 5 anni, periodo nel quale pensano di poter concludere la preparazione alla vita autonoma di questi e lanciare la prima esperienza di sgancio abitativo dalle loro famiglie per i primi 4/5 ragazzi entro il 2024. Dopo questo periodo ipotizzano che il progetto abbia assunto una particolare stabilità e quindi sarà chiesto ai genitori dei ragazzi ed alle istituzioni un impegno per un eventuale acquisto della struttura abitativa.
L’abitazione sarà predisposta ed arredata per essere abitata da 5 persone in due camere da letto ed una stanza per un educatore/operatore socio assistenziale o volontario per presenza ed assistenza notturna.
Le attività educative sino al 2023 saranno dedicate ad amalgamare il gruppo ed ad aiutare ragazzi e genitori a quella discontinuità che naturale per tutti i figli, per questi ragazzi sembra “impossibile” immaginare.
Tutti i costi di gestione sono a carico dell’associazione e alla Caritas Antoniana è chiesto di farsi carico dell’acquisto dell’arredamento.