Actualizaciones de proyectos

Immaginiamo la gioia di queste persone....

.... un coniglio per ricominciare...

una speranza che diventa concretezza!

Con la seconda rata:

sono stati acquistati i conigli "genitori", sono stati trasportati al luogo della distribuzione e sono stati consegnati nelle mani dei proprietari...

Lasciamo parlare le foto...

coinvolgimento, attenzione, produttività, fiducia... SPERANZA!!!

Ed è solo la prima rata...

El proyecto

Una vocazione, non solo al sacerdozio...

L’Associazione Juka Utanta è nata grazie alla “vocazione” dell’Abbé Jean Paul di aiutare le donne del suo Paese, perché, fin da quando era in seminario, vedeva la loro misera condizione. Con l’appoggio del suo vescovo di allora che gli dette carta bianca, assicurandogli il suo sostegno, da dieci anni l’Abbé porta avanti con passione e ottimi risultati i progetti di sviluppo, sperimentando da tempo il microcredito, come testimonia anche il progetto sulla produzione di pane finanziato da CA nel 2014 (prog. 6203).

L’associazione si occupa, oltre che delle donne, anche di sostenere i bambini orfani di genitori morti di HIV, insegnando loro un mestiere, lottando contro i matrimoni precoci e la violenza sessuale. Sono nate strutture come scuole, maternità, un centro di salute e l’installazione di acqua potabile.

Grazie al sostegno di una associazione canadese, quest’anno sono stati scolarizzati 152 bambini; il progetto del pane ha aiutato 150 donne, ma da dieci anni sono più di 1500 le donne che hanno visto cambiare il loro futuro.

Il progetto di allevamento di conigli è destinato a 40 donne: i conigli si adattano facilmente al clima tropicale umido, la loro riproduzione è rapida e la loro carne è nutriente e vendibile sul mercato. Dopo aver frequentato il corso di formazione, alle donne verranno consegnate coppie di conigli in grado di riprodursi. Una volta raggiunto un numero discreto di conigli, queste restituiranno alcuni animali alla fondazione, cosicchè possano essere distribuiti ad altre donne.

 

Referente: Abbe Jean Paul Ngeleka