Calarcà con circa 80.000 abitanti, è posizionata all’interno della cosiddetta “zona cafetera”, l’area nella quale si trovano le maggiori coltivazioni dell’ottimo caffè colombiano. E’ una cittadina cresciuta in fretta e questo sviluppo veloce ha portato con sé tutte le problematiche sociali legate allo sradicamento di coloro che, partiti da piccoli villaggi, si trovano nella città e non riescono a diventarne parte integrante ed integrata.
La città presenta alti indici di delinquenza e traffico di droga che coinvolge un numero sempre crescente di minori. A questo si aggiungono altre problematiche: malnutrizione diffusa, soprattutto tra i bambini, alcolismo, violenza e sopraffazione, mancanza di rispetto e dignità delle donne. Uno degli aspetti più drammatici di questa situazione è l’aumento delle ragazze-madri: ragazzine cresciute con una scarsa scolarizzazione, nella mancanza di solidità famigliare, autostima e dignità, ma anche educazione sessuale adeguata e di formazione in generale. Molte subiscono abusi nella famiglia d’origine da cui poi scappano o sono allontanate.
Per cercare di portare aiuto e sostegno alle donne sole, in situazioni particolarmente gravi, tra il 2016 e il 2017, l’Associazione Via Pacis, grazie ad una generosa donazione, ha acquistato uno stabile e l’ha ristrutturato per adibirlo a casa di prima accoglienza. L’edificio si trova in centro città ed è provvisto di tutti i servizi necessari adatto anche ai bambini che possono giocare e muoversi con sicurezza. Dalla sua apertura, la Casa ha ospitato finora 10 mamme.
Scopo di questa richiesta è chiedere a Caritas Antoniana un contributo per la ristrutturazione di questa Casa per creare 4 piccoli appartamentini composti da una cameretta, un bagno e un salottino con cucina adiacente per poter creare uno spazio un po’ più privato che permetta la salvaguardia dell’intimità relazionale tra mamma e figli ma anche una gestione maggiormente autonoma e responsabile degli spazi.