Mises à jour de projets

Abbiamo scelto di raccontare la conclusione di questo progetto attraverso alcuni protagonisti:

Testimonianze

Mi chiamo Evaristo, ho 27 anni e sono cresciuto all’interno della Comunità Papa Giovanni XXIII che mi ha supportato nel mio percorso educativo.

Ho studiato un anno di Agricoltura e Allevamento all’Università Nortec di Ndola ma per problemi fisici, per fortuna poi risolti, ho cambiato indirizzo e ho completato il corso di Ingegneria Informatica nel 2021. Vengo da una famiglia di agricoltori e l’agricoltura rimane la mia grande passione. Per questo sono stato molto felice quando l’Associazione mi ha proposto questo lavoro.

Il formaggio non fa parte della cultura zambiana, ma mi sono appassionato e spero di poter contribuire allo sviluppo di questa attività nel migliore dei modi.

Mi chiamo Abi, ho 46 anni e da 25 anni frequento il Progetto Mary Christine, dove ho imparato a coltivare mais e ortaggi.

Fino a qualche anno fa avevamo delle capre anche lì e visto che al tempo davo una mano nella gestione, l’Associazione mi ha proposto di venire ad aiutare nella mungitura e nel pascolo delle capre da latte al Progetto Cicetekelo. Sono molto contento e ho molto legato sia con Evaristo che con Jack.

Mi chiamo Michael e ho 25 anni. Ho finito il corso di agricoltura di Ukubalula (seconda fase del progetto per ragazzi con disabilità) 5 anni fa e dopo aver superato l’esame finale e conseguito il Diploma ho cominciato a frequentare il Progetto Mary Christine.

Mi piace lavorare nei campi e con gli animali (a casa abbiamo delle galline) e per questo ho chiesto di andare con Abi a lavorare in questa nuova attività. Mi trovo molto bene con Jack, Evaristo e Abi e il formaggio mi piace molto.

 

Speriamo con questo resoconto di essere riusciti a raccontare nel migliore dei modi come il vostro supporto sia sempre di grande aiuto per poter dar sviluppo alle nostre attività e attraverso queste ad aiutare direttamente e indirettamente i ragazzi accolti nei nostri progetti.

Stefano Maradini

 

 

Ci scrive Gloria per un breve aggiornamento sul caseificio.

Buongiorno,

Nella foto di gruppo da sx a dx ci sono Micheal, ragazzo del progetto Mary Christine, Daniele, Evaristo (il nuovo lavoratore che si occuperà della preparazione del formaggio), Abi (ragazzo del progetto Mary Christine) e John, volontario che tra pochi mesi comincerà l'università di agraria con indirizzo allevamento a Lusaka. Nella foto manca Jack, l'altro pastore.

Abi lavora nel Progetto Mary Christine** da molti anni, mentre Michael, che ha poco più di vent'anni, è stato incluso pochi anni fa. Da qualche mese, grazie al Progetto Educare sponsorizzato dall'Unione Europea, una decina di ragazzi del Progetto Mary Christine sono stati inclusi nelle attività agricole della Cicetekelo Farm, come primo passo per un inserimento nel mondo del lavoro che possa avvenire anche al di fuori dei nostri progetti. Abi e Michael lavorano insieme a noi con gli animali. Abi va al pascolo con il gruppo di capre maschi e con le femmine incinte (insieme a Jack), mentre Michael aiuta John e Evaristo nella mungitura, nella pulizia della stalla, e nelle varie attività quotidiane delle capre in lattazione. Nelle prossime settimane proveremo a insegnare loro anche a mungere gli animali.

Purtroppo i lavori della stalla stanno andando un po' a rilento poiche' per alcuni materiali c'e' una difficolta' oggettiva di reperimento.

Buona giornata

**Mary Christine project è un centro diurno per ragazzi diversamente abili che si trova a un paio di chilometri da Cicetekelo e fa parte dei progetti della Comunità Papa Giovanni XXIII a Ndola in Zambia.

Il progetto disabili e’ diviso in tre fasi:La prima fase è una scuola speciale per bambini dai 7 ai 14 anni circa; la seconda fase è un corso professionale che dura 3 anni in agricoltura e economia domestica. Al termine dei 3 anni di corso, gli studenti sostengono un esame riconosciuto dal governo zambiano; La terza fase è un centro diurno per ragazzi chiamato Mary Christine.

Aggiornamento

Buongiorno,

In questi giorni stiamo mungendo circa 14-15 litri di latte al giorno, con cui continuiamo a fare formaggio a giorni alternati.

Il container dovrebbe arrivare a brevissimo e a quel punto sarà allestito il laboratorio e entreremo in una produzione più stabile. 

La stalla è buon punto, con la tettoia che è stata ultimata. Ora stiamo procedendo alla costruzione dei pilastri che serviranno a sostenere la piattaforma rialzata. 

Il formaggio sta venendo bene e tutti i clienti che hanno comprato finora sono rimasti molto soddisfatti. Tra circa due settimane faremo un piccolo stand con assaggi. 

Vi allego alcune foto della stalla e del laboratorio

Gloria Gozza

Aggiornamento dalla signora Gloria

Buongiorno,

eccovi in aggiornamento del caseificio. 

A inizio settembre abbiamo cominciato a mungere le prime capre. Al momento mungiamo 8 capre per una resa al momento di circa 11 litri di latte al giorno. 

2 capre abbiamo deciso di non mungerle perché i capretti sono cresciuti più lentamente del normale, mentre 3 non sono rimaste incinte nella monta e abbiamo scelto di non farle montare in modo da farle crescere bene (hanno 1 anno e 3 mesi di vita) e allinearle con le altre nella prossima stagione di monta.

Tra due settimane svezzeremo i capretti di altre 3 mamme e ci porteremo su una media di circa 15 litri al giorno. La produzione di latte non è molto alta, essendo in piena stagione secca, ma il latte ha un'ottima resa di lavorazione. Fin dalla prima mungitura abbiamo cominciato con i primi test del formaggio. Al momento facciamo il formaggio un giorno sì e un giorno no, dal momento che il laboratorio non è ancora ultimato; ci stiamo destreggiando utilizzando utensili domestici per la preparazione e "prendendo in prestito" un angolo e i materiali del laboratorio della gelateria Gigibontà. Verso metà ottobre dovrebbe arrivare il container con il materiale e finalmente entreremo in produzione. Evaristo, il nuovo lavoratore, è molto attento ed è già quasi capace di lavorare da solo. Stiamo utilizzando due fermenti differenti per la produzione, uno per la produzione di caciotte a breve-media stagionatura (fino a 2 mesi) e uno per la produzione di un formaggio di pezzatura superiore di media stagionatura (3-4 mesi).

Il laboratorio è quasi ultimato, mentre i lavori per la stalla riprenderanno settimana prossima. 

Aggiornamento dalla signora Gloria

Il container è stato preparato  il 23 luglio e l’arrivo e' previsto per la prima parte di ottobre.

Tra giugno e luglio sono nati 24 capretti, di cui 22 sono sopravvissuti. A fine agosto cominceremo a mungere le capre, ad eccezione di 3 capre che hanno partorito nella seconda metà di luglio, per le quali attenderemo fine settembre. Dal momento che quando cominceremo a mungere il container non sarà ancora arrivato, useremo una piccola quota di latte per formare i nostri due lavoratori e venderemo la restante parte del latte.

A metà luglio sono cominciati i lavori di costruzione del laboratorio di produzione del formaggio e della stalla. I lavori stanno procedendo un po’ più lentamente del previsto sia perché la ditta che si occupa della costruzione ha deciso di cominciare i due lavori insieme (per contenere i costi di costruzione) sia perché data la situazione politico-economica globale alcuni materiali necessitano di più tempo per essere reperiti. 

Per quanto riguarda il laboratorio, per ora è stata eretta la parete mancante, lasciando lo spazio per la porta di ingresso, come potete vedere in foto. Lunedì verrà l’elettricista per l’impianto elettrico e martedì l’idraulico, che installerà il lavandino, dopo di ché sarà installata la finestra e saranno messe le piastrelle sia sul pavimento che sul muro.

Per quanto riguarda invece la stalla, dopo aver pulito e livellato il terreno sono stati installati 18 pali che andranno a sorreggere sia la tettoia che la piattaforma rialzata (foto). I pali sono stati messi a 50 cm di profondità. La prossima settimana verranno costruite le colonne di mattoni che contribuiranno a sorreggere la struttura rialzata. 

I lavori dovrebbero essere portati a termine entro la fine di agosto in modo da cominciare la mungitura nella nuova stalla. 

Le projet

L’Associazione “Pope John the 23rd” è parte integrante dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata in Italia da Don Oreste Benzi nel 1968, in Zambia dal 1986. Oggi è composta da membri italiani e zambiani (circa 150). Il ‘Cicetekelo Youth Project’ è una realtà complessa, che necessita di strutture e risorse adeguate per poter sopravvivere e progredire. In quest’ottica intendono concentrarsi sullo sviluppo delle cosiddette “IGAs – Income Generating Activities”, ovvero tutte quelle realtà che permettono la realizzazione di prodotti e di utili che vengono consumati direttamente o reinvestiti all’interno del progetto stesso, a sostegno della parte sociale. L’obiettivo finale è quello della completa autonomia di CYP, che dovrebbe idealmente autosostenersi ed essere svicolato da donazioni e finanziamenti esterni.

Oggetto di questa richiesta, è un piccolo caseificio per la produzione di formaggio di capra, prodotto totalmente assente sul mercato zambiano.

Il progetto prevede: l’acquisto di capre (25 femmine e 2 maschi), la costruzione di una nuova stalla e il riadattamento a caseificio di uno spazio inutilizzato, l’acquisto delle varie attrezzature per il caseificio e l'assunzione di due lavoratori, uno che si occuperà principalmente degli animali, e uno della lavorazione del latte.

Gli utili del caseificio andranno interamente a supportare le attività del CYP, a parte il necessario per le spese di mantenimento, produzione e stipendi.

Attualmente sostengono più di 300 bambini e giovani tra i 7 e i 22 anni di entrambi i sessi, con: supporto nutrizionale, sanitario e psicosociale, attività educative, ricreative e sportive, alloggio nei casi di estrema necessità e educazione scolastica, formazione professionale. Questo progetto permetterebbe inoltre la creazione di posti di lavoro all’interno della fattoria sempre per questi ragazzi.

Il caseificio comincerà a produrre utili da fine luglio 2022. Prevedono una produzione media iniziale di 50 lt. di latte al giorno per produrre circa 10/12 caciotte al giorno. A due mesi dalla nascita dei capretti inoltre, dopo una selezione degli animali migliori, venderanno i restanti, garantendo così un utile aggiuntivo annuo. Il caseificio si manterrà quindi autonomamente, garantendo le spese necessarie e il pagamento degli stipendi.

Référent: Sig.ra Gloria Gozza