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Abbiamo scelto di far parlare Sr. Severina, per raccontarci come sono andate le cose...VALE LA PENA LEGGERE

SPETT. E GENTILE CARITAS ANTONIANA

con infinita gratitudine mi accingo a dare resoconto finale della somma inviateci per permettere a 21 ragazze universitarie,  provenienti dai villaggi palestinesi nei dintorni di Betlemme e dalle città Palestinesi, per frequentare l’Università con la sicurezza di un alloggio accogliente, centrale, vicino alla zona universitaria, ed ora con il vostro dono, anche con un arredamento bello, comodo, confortevole, capace di dare calore e bellezza e trovare riposo dopo tante ore di studio e per alcune anche di tirocinio e lavoro.  Questo loro impegno è per rendersi autonome e poter un domani trovare più facilmente un impiego e migliorare la propria situazione vitale.

Al padrone della falegnameria scelta, una piccola azienda locale, abbiamo consegnato la prima per iniziare i lavori. Abbiamo fatto mille raccomandazioni per la fiducia che avevamo posta sulla loro fabbrica, per avere un lavoro rifinito bene, preciso, levigato ad arte e nei tempi stabiliti. Il padrone ci ha tanto ringraziato dicendo che aveva 20 operai palestinesi che da poco erano rimasti senza lavoro, ora la provvidenza divina era venuta incontro con questa ordinazione, certamente lavoreranno con gioia ed entusiasmo per questo pane assicurato. Ci ha detto: "Questi operai non possono andare in Israele a lavorare, non hanno il permesso, sono giovani uomini di famiglia senza cultura specifica e conoscono solo un po’ di falegnameria e guidati rendono un buon lavoro, ve ne accorgerete anche voi alla fine e rimarrete soddisfatte".

Martedì 12 novembre, giorno dell’incontro serale, abbiamo comunicato alle ragazze la notizia della vostra provvidenza che avrebbe rinnovato tutto l’arredamento del loro appartamento. Abbiamo spiegato come la Caritas aveva raccolto la somma attraverso la donazione dei fedeli come riconoscenza per grazie ricevute.

Le ragazze sono rimaste edificate, sorprese, pieni di gioia pronunciando tante espressioni di ringraziamento che hanno illuminato il volto e i loro occhi per la commozione. E’ così iniziata per loro la felice attesa.    

Tutto il tempo del lavoro è stato tranquillo e senza alcuna difficoltà, soltanto le ragazze erano in attesa e spesso chiedevano: ma,quando arriva il camion con i letti nuovi? Quasi non credevano che avrebbero avuto tutta la camera nuova, ogni giorno la loro attesa e gioia aumentava e finalmente il giorno 28 novembre hanno telefonato che il lavoro era terminato. Nella serata ci fu  un gran movimento nel reparto delle universitarie per liberare le camere dai mobili vecchi, e lasciare la camera quasi vuota perché in mattinata sarebbe arrivato il camion.

Il 29 mattina  la maggioranza delle ragazze come di solito, è rientrata  in famiglia e così con libertà gli operai hanno potuto  lavorare, libereramente trasportare, montare, fissare ogni cosa al posto giusto, in un clima di grande gioia e cuore riconoscente.

Il primo camion ha portato le scrivanie,  gli scaffali,  i comodini. Il secondo camion era carico dei materassi  con  i letti e i supporti dei materassi, il terzo camion aveva le sedie, il salotto e i tre armadi.

A fine giornata era tutto sistemato e con grande soddisfazione si raccoglieva la plastica  e si liberavano i corridoi scendendo in magazzino i letti di ferro, i materassi, i vari tavolinetti e scrivanie vecchie, ma utili per tanta povera gente che vive nelle frazioni rurali.

Infatti il giorno dopo cominciando dagli spazzini, dalle famiglie povere che ricevono  un adozione a distanza, ai vari “garzoni “ che aiutano nei supermarket  e dai fruttivendoli , li abbiamo invitati a venire per scegliere quello di cui avevano bisogno per la loro casa.

E’ stata una bella provvidenza anche per loro che hanno potuto avere un letto per dormire invece della stuoia, un tavolino per il figlio così poteva studiare più comodo. Penso che oltre noi Suore, gli operai della piccola azienda di mobilificio, le nostre universitarie , e tutti i poveri  e bisognosi che ci circondano abbiamo benedetto il Signore per la provvidenza e dono di carità.

Il vostro dono è stato come “ una catena di carità gioiosa “. Dio possa benedire ciascuno di voi amministratori  di bene.

Al rientro dalla giornata di vacanza in famiglia le nostre giovani hanno trovato la sorpresa. E, soprese e felici dicevano "GRAZIE MILLE!"

Il giorno 30, con grande soddisfazione siamo andate a saldare il conto finale e prendere la fattura complessiva, ma il padrone era partito e restava assente per una settimana. Volevamo  ringraziarlo per il lavoro ben fatto 

Carissimi , con il cuore colmo di gratitudine vi benediciamo e ringraziamo per la vostra cortese attenzione, per il vostro generoso spirito di carità, vi assicuriamo la nostra preghiera perché possiate sempre consolare tanti fratelli bisognosi. Al  grazie di noi Suore Figlie di S.Anna, si uniscono  tutti i beneficiari: i poveri, le nostre universitarie e i loro genitori, i 20 operai e la piccola ditta.

Con fraterna gratitudine, Sr.A.Severina  Loria

The new project

Questa congregazione è stata fondata nel 1866 a Piacenza ed è presente in 5 continenti. È in Terra Santa dal 1924 e a Betlemme dal 1994. Qui ospita piccoli gruppi per esercizi spirituali e offre alloggio a ragazze universitarie cristiane e musulmane nell’ala sinistra del convento dal 2006.

Nel 2017, grazie all’aiuto della Pontifical Mission di Gerusalemme, hanno potuto ristrutturare un grande salone in stanzette con vari servizi e nel 2018 hanno potuto completarle grazie a Roaco.

Si tratta ora di rinnovare l’arredamento delle camerette per queste 21 ragazze: acquistare letti, materassi, comodini, sedie, tavolini, scrivanie e 3 armadi (gli altri sono in buone condizioni).

Si vorrebbe acquistare anche i mobili per un piccolo salottino dove le ragazze si ritrovano dopo lo studio per qualche momento ricreativo.

Project referrer: Sr. A. Isabella Di Conza, Figlie di S. Anna