El proyecto

Il progetto è il proseguimento del 7727 terminato a gennaio.

Scrive Fr. Christian: 

La pastorale sociale della Parrocchia già da tempo si preoccupa di aiutare le famiglie bisognose, soprattutto anziani, migranti e lavoratori stagionali, con una distribuzione quindicinale di una borsa di alimenti di prima necessità (pasta, riso, salsa, olio, legumi, tonno, thè, zucchero...), cui si aggiunge un po’ di carbone per scaldarsi e cucinare in inverno. Le persone che richiedono un aiuto vengono intervistate e si completa una scheda con dati personali e della famiglia, la situazione abitazionale, lavorativa ed economica. La maggior parte delle famiglie bisognose sono situazioni già note tra i parrocchiani, spesso anche quelle degli immigrati stranieri.
Nell’anno 2023 è aumentato il numero di persone senza fissa dimora che veniva a chiedere un aiuto, mentre è diminuito il numero di stranieri. Sono state aiutate regolarmente un centinaio di famiglie, mentre altrettante hanno richiesto aiuti saltuari. Allo stesso tempo, si è presentata una situazione nuova con un “campamento” di migranti haitiani, ossia un’occupazione di terreno da parte di più di 200 famiglie che, soprattutto nei mesi invernali, in più riprese è stata aiutata dalla nostra pastorale solidaria soprattutto con alimenti.
Tra gli obiettivi dello scorso anno, purtroppo non c’è stato nessun miglioramente nella pastorale della solidarietà della diocesi ed è stata organizzata un’unica riunione ad inizio anno, ma ai buoni propositi non sono seguiti i fatti e, durante l’anno, non abbiamo ricevuto nessun aiuto in ciò che riguarda strategie, obiettivi, condivisione dei dati e distribuzione degli alimenti. Anche per questa ragione, stiamo tentando di riorganizzarci internamente in modo da poter aiutare soprattutto le famiglie con bambini o con ammalati e le persone anziane che vivono della pensione minima. Vorremmo ridurre la varietà di prodotti, e così il rischio che vadano venduti a cambio di pochi soldi per mantenere i vizi dell’alcol e della droga, sia ai senza fissa dimora che ad altri uomini che si mantengono con lavori in nero (aiutando nel mercato della frutta o alle porte dei supermercati come parcheggiatori o per caricare e scaricare le merci, raccogliendo ferro e chincaglierie, vendendo prodotti porta a porta, ecc.). Se ce ne sarà l’opportunità, ci interessa continuare a incentivare quanti potrebbero trasformarsi in piccoli imprenditori autonomi.
Per la preparazione delle borse di “alimenti solidali” si stima la necessità di circa 600 euro al mese, per un totale di 6.000 euro da marzo a dicembre. Con la rete di benefattori locali, la parrocchia può assicurare 2.000 euro per queste attività solidali, per cui il finanziamento richiesto alla CARITAS ANTONIANA è di € 4.000,00.

 

Referente: Fr. Christian Borghesi OFMConv.