La richiesta è avanzata dalla Congregazione dei Padri Giuseppini. Il loro obiettivo è quello di aiutare giovani e bambini in difficoltà.
Il progetto sarà realizzato a Kinkole, cittadina alla periferia della città di Kinshasa. Purtroppo, l’espansione selvaggia della città non segue la sua urbanizzazione: niente strade, niente scuole, niente ospedali, niente scuole o centri di formazione e tanto meno centri ludici per bambini. La popolazione che vive lì è estremamente povera. Oltre a questo, dal 2023, la zona est della città si trova ad affrontare una crescente insicurezza, a causa dell’attivismo del gruppo etnico ‘Mobondo’, che rivendica terreni occupati principalmente dalla popolazione. Hanno ucciso, usato violenza e saccheggiato tutti coloro che risiedono in quegli spazi. Le persone che hanno avuto la fortuna di scappare hanno dovuto abbandonare urgentemente la zona per rifugiarsi altrove. Molti di loro si sono stabiliti a Molucche e a Kinkole. Si tratta di intere famiglie che per la maggior parte, hanno costruito baracche sulle rive del fiume per viverci. Hanno perso tutto e vivono in una situazione di povertà indescrivibile. Inoltre, le attuali inondazioni nei quartieri lungo il fiume Congo non fanno altro che aggravare la loro situazione già disumana e pericolosa.
Oggetto di questa richiesta è la costruzione di un dormitorio (convitto) che ospiterà 32 bambini di queste famiglie che già frequentano il College ‘La Fraternité’ dei P. Giuseppini, una scuola primaria e secondaria con 1.250 studenti e 33 insegnanti.
Su richiesta delle autorità locali, questi bambini sono stati iscritti al collegio all'inizio dell'anno scolastico, a settembre 2023. A volte si presentano a scuola senza lavarsi, senza mangiare e spesso stanno male. Abitano praticamente in strada. La costruzione di questo dormitorio (per il momento solo del piano terra), presso il collegio dove studiano, aiuterà i P. Giuseppini ad accoglierli, ospitarli e a non fargli abbandonare la scuola, in attesa della risoluzione del conflitto nella loro zona. Quando poi il conflitto sarà risolto e le famiglie potranno ritornare al loro ambiente originario, il dormitorio verrà utilizzato per gli studenti lontani dal college. Il progetto sarà realizzato su un terreno appartenente alla congregazione.