Resoconto prima rata | Caritas Sant'Antonio ONLUS

Resoconto prima rata | Caritas Sant'Antonio ONLUS

Il 1/07 ricevute le autorizzazioni per iniziare a migliorare le condizioni generali dei detenuti.

Le attività sono iniziate con le consultazioni di medicina generale, cure sanitarie, distribuzione dei medicinali, consegna di alimenti, sul- plus a detenuti in precarie condizioni di salute, distribuzione di kit d'igiene e vestiario e articoli di prima necessità secondo i bisogni.

Sostegno a piccolo commercio all'interno del carcere per sussistenza, organizzazione del tempo di ascolto ai carcerati, attraverso i volontari.

Visite domiciliari, alle famiglie dei detenuti per uno scambio di notizie.

Incontri di (EVA) educazione alla vita e all'amore.

In collaborazione con l'equipe medica della prigione e con il permesso dell'autorità penale, 3 volte alla settimana vengono effettuate consultazioni a 50 persone per ogni volta.

Sono stati acquistati medicinali per il trattamento della malaria,contro i dolori addominali,per le infezioni, le piaghe....).

Distribuzione alimentare fin dall'inizio del progetto,inizialmente con pasti preparati da una associazione, in seguito noi stesse abbiamo preparato per 300 detenuti, già 4 volte abbiamo distribuito.

I beneficiari,persone malate,con handicap, con AIDS,drogati,detenuti con nazionalità straniera.

Distribuzione di materiale igienico: candeggina, sapone, dentifricio, spazzolini da denti,carta igienica,360 detenuti hanno ricevuto del sapone per dermatiti.

Consegnato 30 materassi a persone che dormivano sul pavimento.

Attività generatrici di reddito:consegnato materiale a 30 detenuti per lavori d'artigianato( lana,tessuti,sacchi....).

Accompagnamento sociale:(famiglie-detenuti) 50 persone una volta alla settimana hanno avuto questa possibilità. I loro problemi: assenza di visite, ignoranza-non conoscenza delle situazioni familiari, difficoltà di reinserimento all'uscita dal carcere. L'attività sociale EVA è stata messa in atto per 125 minori.

Difficoltà :nessuna, grazie alle persone che hanno messo a disposizione le loro risorse umane, sia all'interno che all'esterno del carcere.

Unica difficoltà: molte sono le persone nel bisogno alimentare,si è iniziato a supportare 100 persone, ma poi si è arrivati a 300 riducendo un po' le quantità per soddisfare tutti(quando c'è per uno ,c'è per tutti). Mentre per l'accompagnamento e l'ascolto, le risorse umane per ora non ci è possibile aumentare il numero.

Italiano
Project relation: 
Sostegno ai carcerati della prigione centrale di Youndè-Kondengui
Update date: 
Martedì, 9 Ottobre, 2018