E' stata acquistata farina di mais, fagioli, olio vegetale, coperte e gasolio per poter comprare i prodotti e arrivare nei loghi di destinazione.
Localmente le parrocchie, attraverso i gruppi divolontariato e equipe missionarie, facevano collette per vestiti, scarpe e cibo e la maggior parte degli sfollati erano accolti nelle famiglie (molte di loro cristiane) e ora a poco a poco si stanno inserendo in queste comunità, coltivando anche piccoli appezzamenti di terra.
Dobbiamo ringraziare queste povere famiglie che hanno avuto una grande accoglienza verso gli sfollati, nonostante avessero subìto a loro volta la pandemia e la carestia.
Ci sono state varie difficoltà che però sono state superate grazie anche all'impegno di tanti volontari con il cuore grande.
Ci dice Adamo Filipe: "Un grande grazie per il vostro aiuto, senza il quale non sapremo cosa sarebbe di noi oggi. Ringraziamo ancora di più le persone che vi hanno sostenuto per permettere a voi di donarci il cibo necessario in questo momento tragcio per noi".
E Desterja, una signora rifugiata e accolta nel quartiere di una delle parrocchie, ci dice: "Ringraziamo molto la Caritas e le persone che vi hanno sostenuto per aiutarci. Voi ci avete aiutato molto a non cadere in cammini sbagliati e pericolosi".
GRAZIE A TUTTI VOI!