Dopo vari anni di preparazione e tre anni di lavoro intenso eccoci alla fine di questo grande progetto, ci sembra come un sogno che si realizza, un miracolo che si compie davanti ai nostri occhi senza che ce ne siamo resi conto.
Non é stato facile arrivare alla fine, e i problemi sono stati tanti, il tempo donato senza riserve, le inconprensioni e le delusioni, le gioie e le soddisfazioni, tutto é filato via come in un film …. Ma siamo alla fine e ci sembra ieri che stavamo iniziando…. E in più, sentiamo come una certezza che ci fa bene e male allo stesso tempo, che in realtà siamo solo all’inizio !!! La fine di questo progetto é solo un’inizio di qualcosa di enorme che noi stessi non possiamo immaginare ….come tre anni fa non potevamo immaginare che il tempo sarebbe passato rapidamente come un razzo e ci avrebbe portati dove siamo ora …
In realtà , tutto é nato da un grande desiderio che il Signore ha messo nei nostri poveri cuori : aiutare i nostri fratelli malati mentali togolesi, abbandonati da tutti, dimenticati dalla società, emarginati come animali, rifiutati come….spazzatura.
Davanti a questa realtà, abbiamo cominciato a lavorare e a creare ed ecco il centro Misericordia di Zooti, centro di accoglienza dove dal 2017 centinaia …. direi piuttosto migliaia di malati mentali sono passati per ricevere cure, amore, considerazione….
Un’esperienza bellissima di accoglienza e di amore concreto, spesso pero’ tinta di sofferenza davanti alla constatazione dell’abbandono da parte delle famiglie, delle ricadute continue dei malati rientrati in famiglia in ottime condizioni e spesso riportati nel centro dopo un po’ di tempo con sintomi peggiori dei precedenti, per… abbandono della terapia.
Queste esperienze dolorose ci hanno dato la convinzione che la malattia mentale non si cura solo coi farmaci. Quando un malato é « guarito », bisogna che possa ricominciare a vivere come i « sani ». Cioé avere una casa, una famiglia, un lavoro, qualcosa da fare in questo mondo che dia un senso alla sua vita e per il quale questo malato sarà disposto a continuare a curarsi.
Ma cosa succede qui ? Quando il malato curato ritorna a casa…. E’ li che i problemi cominciano. La famiglia lo guarda con occhi sospetti, scettica sulla sua guarigione, in attesa della prossima crisi attribuita a chissà quale spirito. E poi … chi ha i soldi per andare ogni mese agli appuntamenti a Zooti ? E poi …. non si lavora. In quanto malato, non lavora, non fa nulla, non ha nessuno accanto….e allora, perché e per chi prendere i farmaci ? E c’é l’abbandono della terapia seguito dalla ricaduta !!!
Per questo ci siamo detti che per completare la terapia di un malato mentale bisogna renderlo capace di lavorare, di produrre, di sostenersi, di sentirsi utile … bisogna insomma ridargli una vita normale e la speranza di un nuovo futuro !!!
Ecco come é nato il centro di reinserzione St Antonio di Padova di Zooti.
Il centro appena costruito é cosi composto : I dormitori per circa una cinquantina di malati, compresi di doccie e bagni e della cucina,
Una panetteria, il mulino, un negozio, la parrucchiera, la sarta, il meccanico, il falegname, il muratore, il saldatore, l’elettricista, la fattoria agropastorale compresa di orti, campi coltivati e allevamento, dei magazzini , una grande sala polivalente. Questo é quello che abbiamo realizzato col progetto. In più grazie al contributo di alcuni amici abbiamo potuto aggiungere la grotta mariana e una radio che sarà gestita dai malati .
Il centro é alimentato con un sistema elettrico misto che prevede i pannelli solari per la luce e l’elettricità classica per le macchine da lavoro.
In questo centro alcuni malati già formati per i diversi lavori presenti sono già attivi, altri si stanno formando, altri si formeranno direttamente nel centro.
L’idea é che i malati guariti possano formare altri malati in via di guarigione e permettere loro di tornare a casa con un mestiere che potrà loro permettere di ricominciare una nuova vita !!!
Attualmente abbiamo già avviato l’agropastorale, la sarta e la parrucchiera, il mulino, la panetteria é praticamente pronta e a brevissimo si incomincerà qualcosa, la saldatura é pronta per partire. Per gli altri laboratori attendiamo le attrezzature già ordinate e la fine delle formazioni per poter cominciare.
In più il progetto ha permesso di fornire l’acqua gratuitamente alla gente del quartiere, abbiamo fatto un rubinetto esterno collegato al nostro forage per permettere alla gente del luogo di usufruire della nostra acqua e questo ha reso la gente molto accogliente verso il nostro progetto e molto bendisposta verso i malati.
Attualmente sono in corto anche le trattative con la prefettura per tracciare le strade che permetteranno di avere un accesso migliore al centro che si trova in una zona rurale, questo permetterà a molte più persone di conoscerci e avvicinarsi a noi e di usufruire dei nostri servizi.
In generale, il centro è per il paese, secondo le parole del prefetto durante la sua visita, “il punto di partenza per lo sviluppo della località”. Infatti, la presenza del centro di reinsezione, insieme al centro di cura, ha cominciato a cambiare la mentalità sulla malattia mentale della popolazione, che fino ad ora concepiva la malattia mentale come un caso di possessione e di stregoneria. Grazie al centro Saint Antoine de Padoue de Zooti, il rapporto di collaborazione dello Stato con l'Associazione Saint Camille si è infatti intensificato. Ciò ha consentito l'elettrificazione del villaggio in cui è situato il centro e il riavvicinamento delle ASL per una maggiore collaborazione e il miglioramento delle cure e del sostegno dei malati.
Essendo l'unico edificio della località ad altissima capacità di accoglienza, le sale potranno ospitare giornate di incontro e formazione nel campo della salute in generale e della salute mentale in particolare.
In definitiva, possiamo citare il Vescovo della diocesi dicendo che "il centro Saint Antoine de Padoue è una benedizione di Dio" intesa a migliorare a più livelli le condizioni di vita della popolazione.
Tutto questo é bellissimo, certo ! Ma quello che é più bello e più entusiasmante, é vedere i malati riprendere vita grazie alle formazioni, grazie al lavoro e alle piccole responsabilità che vengono loro affidate e che li rendono sempre più sicuri di loro e sempre più certi che il futuro riserva loro una nuova vita. La malattia mentale non é più la fine di tutto : grazie anche a questo centro sempre più malati riscoprono il senso e il gusto della vita, e hanno di nuovo voglia di ricominciare !!!
Ringraziamo il Signore che ci ha permesso di essere testimoni oculari di tanti piccoli miracoli di « risurrezione » !!!



