Projects updates

Purtroppo questo progetto NON è stato completato...

Ci comunicano che l'ingegnere ha sbagliato i conti e manca una cifra importante per poter terminare i lavori... Peccato, perchè la popolazione usufruisce già del centro sanitario, ma non appieno.

Purtroppo, non avendo comunicato niente a tempo debito, non possiamo intervenire.

Ci auguriamo che trovino la somma necessaria presso altri benefattori. 

 

Aggiornamento con foto

Aggiornamento. Ci scrive Mr. Faustin

Lo stato di avanzamento del cantiere sta andando bene.

Abbiamo avuto un leggero ritardo dovuto al fatto cheabbiamo dovuto attendere 21 giorni perchè si asciugasse la gettata. Meno male che il termine scade oggi sabato. E da questo lunedì riprendiamo la costruzione

In allegato le immagini: trave, pavimento, solai, scale

Due foto di aggiornamento

Primo resoconto

Con la prima rata è stata ampliata la fossa settica, sono state scavate le fondamenta ed iniziato l'innalzamento dei muri

The new project

Questo Centro Sanitario è già stato aiutato da Caritas Antoniana con il progetto *7153. 

Dopo il nostro intervento che ha permesso di ristrutturare l’edificio e renderlo ancor più accogliente, è aumentato il numero dei pazienti e delle richieste e di conseguenza hanno pensato di chiedere nuovamente un aiuto.

La richiesta riguarda pertanto: l’ampliamento del Centro con la costruzione di un edificio a 2 piani dove verranno ospitati i seguenti reparti: pediatria, medicina interna, una sala per le analisi e la banca del sangue.

I beneficiari sono dai 50 ai 200 pazienti al giorno che frequentano il Centro, circa 2000 famiglie povere del quartiere; circa 300 donne incinte al il mese per visite prenatali; e circa 200 per le postnatali, i 3.000 fedeli della Parrocchia di San Felice accanto al Centro, tutte persone che non hanno i mezzi finanziari per andare nei grandi ospedali della capitale e che qui possono ottenere cure di base a basso costo.

Scrive il dottore: “..al Medical Center Elisabeth la porta è spalancata a tutti, qualunque sia la loro condizione socioeconomica, soprattutto ai più indigenti. Quanto a quelli che sono molto poveri economicamente, ci viene chiesto di distinguere tra poveri e più poveri. Riduciamo i costi delle analisi o degli esami effettuati e le bollette dei farmaci. Per i più poveri, il Centro copre tutte le spese.  Per questo, abbiamo allestito una piccola mensa e un piccolo deposito di farmaci, a disposizione dei pazienti ospedalieri, anche ambulatoriali, e in questo modo il Centro riesce a mantenersi. Con questa nuova struttura si prevede di riuscire ad integrare i diversi servizi necessari e a mantenere vivo il Centro e il suo ideale sociale. Infatti i poveri rimangono al centro della nostra preoccupazione.”

 

Project referrer: Dr. Faustin Nsempeke Ngalandey