Zahle, è una città nella valle della Beqaa in Libano a circa 40 km da Beirut, qui i frati lavorano con le famiglie locali, i profughi e i musulmani.
Nel 2019 è iniziata in Libano una rivoluzione, con la speranza del miglioramento del paese ma purtroppo è stato l’inizio di una crisi economica che sta aumentando in modo molto veloce. Oggi in Libano la crisi economica ha portato alla disperazione molte persone. Molte persone hanno lasciato il paese cercando una vita migliore, ma molte non hanno la possibilità di andare via dal Libano e subiscono il peso della crisi e della mancanza di prodotti alimentari o da acquistare ad altissimi costi.
A Zahle la gente bussa sempre alla porta del convento per chiedere un aiuto e i frati danno ciò che possono. La povertà aumenta molto velocemente e fino ad oggi non c’è nessuna via d’uscita.
Hanno chiamato questo progetto “candela accesa” per poter aiutare le persone con un aiuto alimentare. La cosa bella di questo progetto è che include tutte la religioni libanesi, oltre alla comunità Filippina, alcune famiglie musulmane e siriane. L’idea del progetto e di poter preparare al mese 90 pacchi che contengono prodotti di cui ogni famiglia ha bisogno e che oggi non possono più comprare. Hanno pensato di mandare ogni mese un scatola per ogni famiglia.
I Frati hanno cercato aiuto a Zahle per i prodotti ad un prezzo più basso e hanno ricevuto offerte, e alcuni hanno offerto alcune scatole gratis.
Il lavoro si svolge in convento sotto la chiesa perché hanno una grande sala e lavoreranno con l’OFS e la Gifra. Hanno pensato di far lavorare anche un giovane, pagandolo per aiutarlo a terminare gli studi senza doverli interrompere o andar via dal Libano.
Il progetto di sostegno alle famiglie si sviluppa nell’arco dei prossimi 3 anni, ma per procedere gradualmente chiedono di sostenere la richiesta di aiuto per il primo anno 2022-2023.