Mises à jour de projets

Resoconto finale da Sr. Irina:

Stiamo arrivando alla fine della seconda parte del progetto del Centro diurno e vogliamo farvi partecipi del modo in cui si è svolta la nostra attività in questo periodo. È stato possibile arrivare quasi alla fine anche di questo anno scolastico con il vostro aiuto per qui noi vogliamo ora ringraziare e condividere con voi i frutti del nostro e vostro lavoro.  

È un anno ricco di tanti belli eventi ma anche di tante difficoltà, tante incertezze.  Al di la della guerra ai confini con la Romania, anche la situazione politica ultimamente ha influito molto sulla gente e anche sull’economia. Come ci ricordava Papa Francesco questo anno giubilare è per tutti noi un’occasione di rianimare la speranza perché come diceva S. Paolo “La speranza non delude”. E infatti non ci ha delusi fin ora perché il Signore ci ha sempre aiutato e sostenuto per poter essere per i bambini e per i loro genitori segni tangibili di speranza. Ringraziamo al Signore che ci ha accompagnato nel nostro impegno nei servizi che offriamo ai bambini che hanno bisogno di una vita più serena e una certa sicurezza.

Un grande ringraziamento a voi, perché sappiamo che avete fatto degli sforzi non indifferenti per poterci aiutare ancora.  Con il vostro sostegno economico anche questo anno abbiamo aiutato i bambini e le loro famiglie per avere una vita migliore. Un grazie di cuore va anche a tutti i collaboratori che ci hanno sostenuto in questa attività.

In questa attività incontriamo sempre tante storie di vita che ci spronano a non scoraggiarci e ad avere speranza e di lottare per superare qualsiasi difficoltà.

Ora la nostra comunità è costituita da sette suore. Abbiamo una signora volontaria che, con grande amore e profonda maternità, dedica il suo tempo ai bambini. Ci sono anche dei ragazzi volontari ci aiutano secondo le loro possibilità perché stanno ancora studiando.

L’anno scorso vi dicevamo che dovevamo fare dei lavori richiesti dai pompieri per la messa in sicurezza antiincendio. Vogliamo condividere con voi la gioia di aver fatto un progetto per questo e i primi di luglio si cominceranno i lavori. Si deve buttare giù tutto il legname che è sui muri, risistemare i muri e imbiancare. In più si fara anche la protezione antincendio del telaio del tetto ignifugandolo.

Ci facciamo portatori della voce di Papa Francesco che ci diceva: “Lasciamoci fin d’ora attrarre dalla speranza e permettiamo che attraverso di noi diventi contagiosa per quanti la desiderano. Possa la nostra vita dire loro: «Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore» (Sal 27,14). Possa la forza della speranza riempire il nostro presente, nell’attesa fiduciosa del ritorno del Signore Gesù Cristo, al quale va la lode e la gloria ora e per i secoli futuri”.

Invochiamo l’aiuto del Signore perché benedica ogni vostro contributo, benedica il vostro lavoro e le vostre famiglie e vi ricompensi cento volte più, la vostra generosità nei confronti dei nostri bambini.   Lui vi sostenga in salute, in pace e nella gioia in ogni momento della vita.

Il nostro più profondo ringraziamento,  da parte di tutti noi: bambini, Suore Francescane Missionarie di Assisi, volontari e il personale del centro „S. Antonio” Husi. 

Con gratitudine,

i bambini, i genitori, le suore e tutti i collaboratori.

Coordinatrice Sr Irina Cata

N.B. Cliccando su "resoconto finale" trovate un allegato con le testimonianze e i disegni dei bambini

Primo resoconto da Sr. Irina:

Il Centro ha mantenuto l’obiettivo principale quello della prevenzione dell’abbandono scolastico, ma un ulteriore obiettivo è quello di riuscire a tenere i bambini vicini ai propri genitori, provando ad aiutare le famiglie a superare i loro problemi. Diversi genitori, infatti, per le situazioni che vivono, corrono il rischio di vedersi togliere i bambini perché siano affidati ad altre famiglie. Con il nostro aiuto, tanti sono riusciti ad evitare l’affido e a diventare genitori più responsabili.

Ho visitato le famiglie dei bambini personalmente, in veste di assistente sociale, per conoscerli non solo dal punto di vista familiare o dei loro genitori, ma soprattutto per rendermi conto di persona dell’ambiente in cui vivono. Queste visite sono importanti anche perché, in diversi casi, occorre difendere i bambini dallo sfruttamento del lavoro casalingo a cui sono sottoposti dai genitori, attraverso il quale vengono costretti a sottrarre tempo allo studio. Al di la dello sfruttamento del lavoro spesso devo difendere questi bambini dalla violenza in famiglia.

Questo anno i bambini, sono stati suddivisi in tre gruppi per la mancanza di una quarta aula e sono seguiti con tanto amore e pazienza dal personale del Centro. Il primo gruppo è quello della prima elementare, il secondo gruppo comprende quelli della seconda elementare e il terzo gruppo quelli della terza e la quarta elementare. Questo anno la gran parte dei bambini della terza vanno a scuola pomeriggio, quindi vengono solo 3 bambini della terza elementare al Centro.

Le attività educative extracurriculari di questo periodo sono state: la creatività attraverso le attività di manualità; l’educazione alla cultura generale e ai valori; attività nell’ambito igienico-sanitario. L’attività di consulenza psicologica è stata svolta dalla nostra psicologa, suor Patricia. Tra le varie attività c’è stata anche quella di proiettare dei film educativi e discutere con i bambini dei vari temi collegati ai valori che possano aiutarli a crescere bene.

La realtà che permane come vero “campo d’intervento” e che richiede davvero grande attenzione e impegno è la famiglia, il rapporto con i genitori. È molto difficile e occorre spendere tante energie per lavorare sulla motivazione scolastica quando nella propria famiglia manca il minimo interesse per lo sviluppo, la crescita ed il futuro dei propri figli. Facciamo riunioni con i genitori sia di gruppo che personali.

Non sono mancate nemmeno questo anno le problematiche comportamentali e relazionali. Ci confrontiamo sempre più con bambini che presentano iperattività, aggressività, difficoltà di concentrazione, tendenza all’isolamento, difficoltà di espressione, ecc. Diversi bambini sono sottoposti a gravi violenze fisiche. Dobbiamo riconoscere poi che c’è anche il contrario. Situazioni in cui i bambini fanno ciò che vogliono senza nessuna regola.  Per alcuni, che vivono situazioni molto critiche, il Centro diurno è uno spazio protetto in cui potersi sentire al sicuro, in cui si possono sperimentare e usare le proprie capacità, in cui si può essere ascoltati ed amati senza pretendere niente in cambio e tanti di loro imparano ad avere delle regole e rispettarle. Il Centro per loro è il luogo in cui possono sprigionare e scaricare tutte le energie negative per ricaricarsi con quelle positive, è il posto in cui possono sognare una vita migliore e prepararsi a un futuro più dignitoso.

La nostra comunità è costituita ora da otto suore. Abbiamo una signora volontaria che, con grande amore e profonda maternità, dedica il suo tempo ai bambini. Altri due volontari ci aiutano secondo le loro possibilità perché stanno ancora studiando.

Invochiamo l’aiuto del Signore perché benedica ogni vostro contributo, benedica il vostro lavoro e le vostre famiglie e vi ricompensi cento volte più, la vostra generosità nei confronti dei nostri bambini.   Lui vi sostenga in salute, in pace e nella gioia in ogni momento della vita.             Il nostro più profondo ringraziamento,  da parte di tutti noi: bambini, Suore Francescane Missionarie di Assisi, volontari e il personale del centro „S. Antonio” Husi. 

Con gratitudine, i bambini, i genitori, le suore e tutti i collaboratori.

Sr Irina Cata

Le projet

Ulteriore contributo con le stesse finalità: sostegno ai bambini per cibo, vestiario, medicine e sostegno al centro.

Nella sua mail Sr. Irina spiega anche come quest’anno abbiano avuto spese impreviste, come il sistema di sicurezza con telecamere e anche il boiler e hanno già speso € 5.500. Mancano anche altri lavori per i muri e l’acquisto di banchi per le aule. Per questo chiedono ancora alla Caritas:

*7837  progetto di riferimento

Référent: Sr. Irina Cata SFMA