Abbiamo scelto di farvi raccontare i benefici del progetto da tre beneficiari: | Caritas Sant'Antonio ONLUS

Abbiamo scelto di farvi raccontare i benefici del progetto da tre beneficiari: | Caritas Sant'Antonio ONLUS

Le interviste sono state condotte nel mese di ottobre 2020 in lingua inglese dal responsabile comunicazione di World Friends nel rispetto delle norme sulla privacy.

Intervista 1:

Rosebell Achieng Omollo, la prima beneficiaria intervistata, vive a Gitathuru nell’insediamento informale di Kariobangi insieme a sua figlia e suo marito. Rosebell è entrata in contatto con il NNP attraverso un operatore di progetto (CHV) che ha fatto visita a casa sua. Il marito di Rosebell è stato coinvolto in un incidente stradale all’inizio dell’anno che ha reso dipendente la famiglia da supporti economici esterni. Il progetto ha sostenuto con supporti nutrizionali Rosebell e sua figlia, la quale si trovava in stato di malnutrizione. Il supporto ricevuto ha notevolmente migliorato le sue condizioni di salute. Una volta seduta di fronte alla telecamera, Rosebell ha iniziato a rispondere alle domande dell’intervista.

● Come sei venuta a conoscenza del Nairobi Nutritional Project?

Ne sono venuto a conoscenza da un responsabile dei CHV nella clinica dove ho partorito, la Tumaini Clinic (n.d.r. a Korogocho, una delle baraccopoli a Nord-Est di Nairobi).

● In che modo ti è stato d’aiuto il progetto da quando vi partecipi?

Mi ha aiutato perché mio figlio era sottopeso e ora invece sta meglio.

● Cosa pensi del progetto?

Aiuta le madri in modi differenti, ad esempio le madri con figli sottopeso ricevono latte e arachidi (n.d.r. supplementi alimentari) che li aiutano a guadagnare peso e a migliorare la salute.

● Come ha influito il COVID-19 sulla tua vita da genitore?

Ha influito in molti modi perché sono disoccupata e mio marito si è rotto una gamba a seguito di un incidente, quindi siamo entrambi disoccupati e dipendiamo da altre persone.

● Come ti ha aiutato il progetto durante il COVID-19?

Mi ha permesso di ricevere latte per mio figlio nonostante fossi bloccata. Quindi aiuta mio figlio a ricevere latte che io integro con il latte materno.

● Cosa vorresti dire alle persone che ci aiutano nel progetto?

Mi piacerebbe ringraziarli veramente molto e che Dio possa benedirli.

 

Intervista 2:

Beryl Awuor vive a Dandora, una delle maggiori discariche di Nairobi che si estende per circa 30 acri nella baraccopoli di Korogocho, nord-est di Nairobi. Beryl è disoccupata al momento e suo marito lavora nelle industrie Juakali per provvedere alla sua famiglia composta da 6 membri. Maryanne Akoth, sua figlia di 3 mesi, è stata prima ammessa al Ruaraka Uhai Neema Hospital perché fortemente sottopeso a causa della sindrome medica chiamata Kwashiorkor. Dopo essere stata dimessa dall’ospedale, Maryanne è stata ammessa nel Nairobi Nutritional Project a febbraio 2020. Beryl ha iniziato a presentarsi non appena seduta di fronte all’intervistatrice.

Mi chiamo Beryl Awuor e mia figlia si chiama Maryanne Akoth. Vengo da Dandora (n.d.r. una delle più grandi discariche presenti a Nairobi).

● Come sei venuta a conoscenza del progetto?

Sono venuta all’ospedale e ho scoperto che mia figlia era sottopeso, così ho deciso di partecipare al progetto nutrizionale.

● Come ha aiutato te e tua figlia il progetto?

Mia figlia è migliorata e ora sta bene, ha guadagnato peso ed è cresciuta.

● Quanti mesi aveva tua figlia e quanto pesava quando è entrata nel progetto? E quanti mesi ha adesso e quanto pesa?

Io sono venuta quando mia figlia aveva 3 mesi e pesava 2.7kg, ora ha 11 mesi e pesa 7.6kg.

● Come ha influito il COVID-19 su di te e la tua famiglia?

Il COVID ha reso un problema trovare del cibo, pagare l’affitto, molte necessità erano diventate un problema a casa per colpa del COVID.

● Come ti ha aiutato il progetto durante il COVID-19?

Il progetto mi ha aiutato perché ha dato cibo a mia figlia.

● Cosa vorresti dire alle persone che ci hanno aiutato?

Vorrei ringraziarle perché hanno aiutato mia figlia a mangiare. Maryanne ha ricevuto farina d’avena e ora sta bene.

Intervista all’operatore di progetto (Community Health Volunteer)

Saidi Ndamwe è un Community Health Volunteer, figura di riferimento in tema di salute per la comunità in cui risiede da più di 25 anni e collabora con World Friends da 2 anni. Come operatore di progetto sotto il NNP è incaricato di condurre visite a domicilio, seguire gli sviluppi dei beneficiari che contatta e verificare le loro condizioni di vita. Durante le visite a domicilio, Saidi conduce sessioni di educazione alla salute sui temi relativi ad una corretta alimentazione, igiene e COVID-19. L’operatore di progetto, dopo essersi seduto di fronte alla telecamera, ha iniziato a presentarsi.

Mi chiamo Saidi Ndamwe, lavoro nel Nairobi Nutritional Project come CHV. Faccio visita alle mamme della comunità e le educo sul cibo e su una corretta nutrizione.

● Qual è l’importanza del progetto?

L’importanza del progetto sta nel dare a noi (n.d.r. i CHVs) gli strumenti che poi portiamo nelle comunità dove educhiamo le donne su una corretta alimentazione per i loro figli.

● Come ha influito il COVID-19 sul tuo lavoro?

Ci ha fortemente influenzato perché non possiamo più comunicare o interagire senza mascherina con le donne della comunità come facevamo prima. Ogni tanto le donne non possiedono la mascherina e quindi bisogna distanziarci. Molte donne che prima erano solite venire ora non si presentano più perché non hanno la mascherina. E quando le visitiamo, ogni tanto non sono a casa oppure hanno perso i loro lavori occasionali.

● Che ne pensi del NNP?

Il progetto è ottimo perché intercettiamo molti bambini che poi partecipano al progetto e ricevono una corretta alimentazione.

● Come pensi possa aiutare la comunità?

Aiuta la comunità perché i bambini non hanno a disposizione cure nutrizionali appropriate ma ora sono migliorati e sono felici di venire.

● Cosa vorresti dire alle persone che ci aiutano nel progetto?

Di continuare ad aiutarci e supportarci per poterci espandere ulteriormente. Ad esempio, il latte non sarebbe sufficiente se decidessimo di espanderci e non potremmo fornirlo a tutti.

Italiano
Project relation: 
Programma nutrizionale per diminuire la mortalità infantile
Update date: 
Mercoledì, 20 Gennaio, 2021