All'attenzione della Direzione di Caritas Antoniana. Saluti carissimi.
Da un mese sono in Burundi per avviare il progetto dell'acquedotto. Gli inizi sono stati difficili: arrivato all'aeroporto di Bujumbura ho fatto il tampone e sono stato portato in un hotel con l'obbligo di non uscire dalla stanza. Dopo un secondo tampone negativo son potuto uscire. In ogni modo, questa misura rigorosa presa per tutti coloro che entrano in Burundi ha risparmiato il paese dalla pandemia: qui la vita sociale si svolge in situazione di normalità e, a mio avviso, non esiste il contagio.
Il problema che si è subito presentato è stato quello atmosferico: il periodo delle piogge, che doveva finire con il mese di gennaio, si è protratto fino alla fine di febbraio, impedendo l'inizio del progetto: tuttavia, in queste prime tre settimane ho potuto incontrare le autorità provinciali e comunali, lavorare con gli idraulici per insegnare loro l'uso delle macchine per la saldatura dei tubi, vedere il materiale e il suo uso, tracciare un piano di lavoro. Nella prima settimana di marzo sono cominciati i lavori veri e propri: costruzione dei depositi d'acqua (due su sei sono praticamente finiti), scavo del tracciato (2000 m), e posare i tubi. Le difficoltà si presentano continuamente, ma poco a poco si superano e si avanza. Il periodo delle piogge ci ha obbligato a cambiare i tempi: lavorare fino l'inizio delle grandi piogge (fine marzo) interromper nei mesi di aprile e maggio per riprendere a metà giugno quando, con l'inizio della grande stagione secca, c'è la raccolta del riso e si asciugano le risaie. Spero che a fine luglio/principio agosto tutto il progetto sarà completato.
Grazie per l'aiuto che spero sia veramente in beneficio di una parte della popolazione di Nyanza Lac.
Carissimi saluti, Pace e Bene da parte del Signore e di Maria, Madre della Misericordia.
Fratel Paolo Barolo, FDM



