Carissime
anche in Rwanda sono arrivati a 220 contagiati dall'inizio della pandemia, per loro dal 13 marzo, la metà è già negativa, non è arrivato il contagio nei villaggi, era una grande preoccupazione.
Ma la fame è più forte, impedendo tutto. In particolare i vulnerabili che vivevano alla giornata o dell'aiuto della caritas sono affamati. Il Direttore della caritas era in contatto con le famiglie e con noi qui per trovare un contributo e consegnare dei viveri e sapone per sanare minimamente la situazione con riso, farina olio, fagioli e patate. Abbiamo fatto un invio di offerte e hanno fatto distribuzione a 2700 persone, un giro in tutte le 14 Parrocchie della Diocesi, in attesa di una risposta dal governo per vedere quando ripartire almeno per i terreni da coltivare e non perdere un raccolto.
La popolazione ha detto: " meglio il contagio che morire di fame"!
Ma non è sufficente il coronavirus: è arrivata la stagione delle grandi piogge. 41 famiglie hanno perso la casa, per ora 3 morti in un solo posto ,ed ora sono accolti nelle scuole non avendo gli studenti.
Appena ho notizie di ripresa vi informo.
Un abbraccio Lucia