Grazie emozione nel racconto del responsabile Alberto Roccato: | Caritas Sant'Antonio ONLUS

Grazie emozione nel racconto del responsabile Alberto Roccato: | Caritas Sant'Antonio ONLUS

Grazie al vostro finanziamento abbiamo completato l’arredamento della sala ristorante, acquistato le divise per tutto il personale, installato l’insegna esterna e completato l’installazione di tutte le attrezzature della cucina.

Due le difficoltà incontrate:

 il ritardo di alcuni elementi della cucina dovuti alla difficoltà di reperimento della componentistica legata alla situazione attuale del mercato. Comunque ora è tutto a posto.

 Quasi un mese di fermo delle attività per problematiche legate al covid.

Con la conclusione dei lavori le attività del progetto sono decollate.

Ecco alcuni dati significativi:

Eventi di inaugurazione: circa 500 persone.

 Clienti per pranzi/cene dall’inaugurazione ad oggi: circa 400 persone.

 Anziani del paese per piccoli eventi domenicali: circa 30 persone ogni domenica pomeriggio.

 Nuove persone con disabilità inserite nel progetto: 4 persone

 Nuovi volontari messisi a disposizione del progetto: 3 persone

In più abbiamo avviato le procedure per la nascita della Cooperativa sociale che ci permetterà di inquadrare dal punto di vista lavorativo quelle persone con disabilità che hanno le caratteristiche compatibili.

Per coloro che, in quanto disabili al 100% non possono essere inseriti a livello lavorativo, continueremo con l’attività di formazione permanente.

L’attività si è inserita attivamente nel contesto sociale del paese con una collaborazione continua con l’Amministrazione comunale, con la Protezione Civile, con un club fotografico e con il gruppo anziani. Inoltre si stanno programmando eventi con la Pro Loco per riavviare quei momenti di socialità che la pandemia ha praticamente annullato.

L’unico elemento negativo è stata una interruzione forzata delle attività nel mese di gennaio dovuta alla recrudescenza della pandemia che ha visto coinvolti anche alcuni dei nostri ragazzi e volontari.

Ora fortunatamente pare che la situazione stia migliorando e ricomincia a muoversi qualcosa.

 Alcune piccole testimonianze:

1 - Da quando Chiara frequenta "l'osteria della gioia" il suo modo di impegnarsi come cameriera è sempre più interessato ed è orgogliosa se fa tutto correttamente. Speriamo continui nonostante non manchino delle difficoltà. Grazie a tutti. (B. un papà)

2 - Ho conosciuto questa esperienza un paio di anni fa ed ho pensato che per mio figlio poteva essere importante imparare qualcosa in cucina per accrescere la propria autonomia. L’inserimento è stato facile, immediato e pieno di eventi, non solo qui, ma anche in giro per il Veneto: Loreo, Vicenza, Padova, ecc… L’impegno di Tommaso gli fa bene perché si sente utile e felice. Anche per me è una gioia vederlo crescere ed apprendere.

3 - La caratteristica principale di questa avventura è la capacità di camminare insieme e donare ai nostri ospiti, oltre al buon cibo, la gioia che non manca mai. (R. una mamma)

4 - Da circa un anno frequento L'OSTERIA DELLA Gioia, sono una volontaria. Ho pensato che posso dare un piccolo aiuto stando vicino ai ragazzi nei turni in cucina e in sala. Mi piace il clima di amicizia, di sostegno che i ragazzi hanno fra di loro e anche nei nostri confronti. Mi sembra di essere una loro sorella, quando con naturalezza mi chiedono "va bene fatto così?"

Spero che rimanga sempre questo spirito: di sentirsi come in una grande famiglia. (S. una volontaria)

5 - Due anni fa, quando sono andata in pensione, ho pensato di festeggiare all'Osteria della gioia, portando alcuni amici. Allora, l'aspetto della ristorazione era agli inizi... Ci è stato preparato un pranzo di tutto rispetto, che andava dagli antipasti al dessert, servito da dei ragazzi "speciali", molto compresi nel loro ruolo. È stato allora che ho conosciuto Clara, una ragazza down di 33 anni, era una delle cameriere. Ed è stato da allora che l'ho "adottata". Da 2 anni sono socia dell'Osteria della gioia e collaboro come volontaria a laboratori ed eventi. Con Clara è nato un bellissimo rapporto di amicizia che continua nel tempo. Ci vediamo e ci sentiamo spesso. Lei ha voluto festeggiare il suo ultimo compleanno nel mio giardino, invitando lì alcuni comuni amici...

6 - Quando lavoro con questi ragazzi speciali mi sento anch'io un po' speciale e non so più chi dà e chi riceve, è amore che va e amore che viene... (A. una volontaria)

 

Italiano
Project relation: 
Contributo acquisto cucina e utensili per lavoro giovani con disabilità
Update date: 
Lunedì, 7 Marzo, 2022