Si è trattato della rimozione del tetto e dell'esecuzione di tutti i lavori di finitura, compresa l'installazione dei serramenti e la tinteggiatura. Tutto è ben fatto e rifinito.
Questo centro costituisce un vero e proprio ambiente di risocializzazione, soprattutto per le ragazze minorenni costrette a matrimoni precoci. Apprendono le nozioni base delle buone maniere e delle abilità interpersonali. Alla luce del Vangelo, questo centro è un vero luogo di formazione umana.
I principali beneficiari di questa azione sono principalmente:
Giovani ragazze analfabete e ragazze - prime madri. Attualmente sono 35 le ragazze che frequentano il centro. Questo numero potrebbe aumentare l'anno prossimo con nuovi programmi che comprendono altri settori della formazione, in particolare panificazione e pasticceria, arti culinarie, estetica e parrucchiere, nonché maglieria.
Ragazzi e altri analfabeti. Attualmente sono 12 quelli che frequentano il centro.
Donne analfabete. Per questo, oltre all'alfabetizzazione, il Monastero prevede di organizzare corsi di formazione sull'igiene domestica e anche sul lavoro a maglia. Attualmente sono 28 le donne che partecipano alle sessioni di alfabetizzazione.
In totale, con la nuova sede, il centro potrà ospitare almeno 75 persone.
Inoltre, a partire dal prossimo anno scolastico, con la grazia del Signore, inizieremo un programma specifico per le ragazze dai 9 ai 13 anni. Questo è il programma di alfabetizzazione e recupero accademico. Questo programma consiste nell'aiutare il bambino a completare il ciclo elementare (6 anni) in soli 3 anni. Questi bambini così recuperati potranno essere reintegrati nel sistema educativo nazionale formale.
TESTIMONIANZA (Letterale):
Mi chiamo Fatou MAIGA, ho 16 anni e sono mamma di due bambine, rispettivamente di 3 e un anno. Sono rimasta incinta il primo giorno in cui ho incontrato il padre di questi bambini. Non sapevo nulla del matrimonio. Ma sono stata costretta ad andare a vivere con lui perché ero costretta a farlo. Il padre dei miei figli ha già due mogli, io sono la terza. A dire il vero non sopportavo più questa vita matrimoniale. Per questo motivo ho dovuto lasciare il villaggio all'insaputa del padre dei miei figli per rifugiarmi a Lolo nella mia tenda. È qui che ho incontrato le suore benedettine che vengono da altrove, da un altro Paese. Sono loro che mi insegnano a leggere e scrivere. Sono anche iscritta al corso di maglieria. Sono grato alla mia tenda per avermi accolto nella sua casa. È stato grazie a lei che ho conosciuto queste religiose. Sono toccato dalla loro ospitalità e soprattutto dalla loro apertura. Sono donne diverse.
Grazie anche a loro per questa nuova possibilità che ci hanno dato.


