Cari amici Silvia Claudia, p. Valerio e equipe Caritas Antoniana, un caro saluto dal Mozambico. Oggi per noi é il giorno del Comboni, un uomo che fino alla fine non si è risparmiato nel donarsi e morire per il popolo africano.
Vorrei prima di tutto sempre ringraziarvi e attualizzarvi un pó come va la seconda parte del progetto umanitario in favore del popolo alluvionato e pregiudicato dal ciclone Giude di Marzo.
In questi due mesi di settembre e primi giorni di ottobre con la seconda parte dell'aiuto (8200 euro ) abbiamo già speso quasi 6000 euro di materiale comprato per le famiglie piú colpite e ora stiamo per organizzarci come distribuire.
Tra questo materiali ci sono:
tema educazione
43 casse di quaderni (12384 caderni)
115 cassette di penne ( 5750 penne)
10 lavagne per scuole con vario materiale
Aiuto lavoro nei campi per la prossima semina
43 casse di zappe ( 1032 zappe) e strumenti di lavori
Solidarietà ai malati e vulnerabili
200 coperte e 56 stuoie per famiglie vulnerabili
16 teloni per copertura tetto per famiglie vulnerabili (ogni telone puó aiutare 3-4 famiglie)
2 carrozzine per persone disabili e varie medicine soccorso
Sostegno alla formazione della medicina naturale con la compera di olio, sapone, pentole e varie cose necessarie per preparare le medicine.
Tutte le fatture sono con me.
Ho già fatto alcuni piccoli video di case costruite con l'aiuto Caritas e la collaborazione delle comunità nostre per famiglie vulnerabili.
Ora mi resta di comprare altre cose necessarie, secondo quello che abbiamo preventivato e che vediamo piú necessario.
Il materiale scolare facilmente lo daremo tra qualche mese perchè nelle capanne con i ratti e i tarli si possono distruggere e tra un mese finisce le scuole e iniziano poi a gennaio. Ora questo materiale costa meno (50%)e per questo ne approfittiamo per comprarlo in quantità e dopo distribuirlo con un criterio che favorisca i piú bisognosi. Qui nella parrocchia ci sono circa 40.000 tra ragazzi e giovani che vanno a scuola e la maggior parte sono famiglie molto povere che fanno fatica a comprare il materiale scolastico con questi problemi di cicloni e piaghe nei campi
Da parte mia ho passato una malaria, ma ora stó meglio grazie a Dio seppur a volte stanco per il post malaria e anche per il lavoro....ma é quello che abbiamo scelto e ne siamo felici.
Purtroppo al nord (200 km da dove sono io) il terrorismo é sempre pericoloso e crea problemi gravi alla povera gente che deve scappare (vogliono create uno stato ismlamico perché sanno che ci sono risorse naturali da sfruttare).,..preghiamo.
Un grazie e un augurio a tutti voi di un fecondo mese missionario.
Fraternamente uniti nel Signore p. Davide
Se volete venire vi aspetto a braccia aperte.