Aggiornamenti dei progetti

Un altro MIRACOLO in Papua, grazie a Sr. Caterina e alle sue consorelle

Nei mesi di Novembre e Dicembre i ragazzi hanno completato i lavori interni e l’impianto elettrico. Anche questa casa è collegata all’impianto fotovoltaico.

Sotto la pressante e meticolosa supervisione delle bambine e gli orientamenti di Sr Giovanna hanno preparato armadietti e scaffali.

L’ultimo lavoro è stato il collegamento alla nostra rete idrica. La casa è collegata al pozzo fatto con il vostro contributo.

In attesa della benedizione ufficiale e in mancanza del sacerdote, le sisters hanno pregato e benedetto con acqua sale esorcizzato tutte le stanza della ANGELS’ HOUSE. IL nome è stato deciso assieme alle bambine con cui condividiamo una grande devozione ai nostri cari Angeli Custodi e al grande San Michele.

Le bambine dormono sui materassi che mettiamo a terra la  sera. Due camera hanno accesso ad un soppalco. Uno piccolo con due posti letto e uno più grande che è la stanza giochi, preghiera, etc.

Sr Giovanna ha una piccola  cameretta adiacente le stanze delle bimbe. Anche Jerusa ora dome qui.

Le bambine accolte sono Rosemary, Cassandra, Nora, Marta, Albertina, Annalise, Raelyn, Gladys, Annette, Dayane, Christine e Jerusa. 

Poi ci sono Pauline e Theresa, ma non sono ancora  permanenti. Per ora mangiano con noi in comunità, ma guardiamo alla possibilità di integrare la casa con

una piccola cucina e lavanderia, nel piano terra, ora aperto.

Qui a fianco, cliccando su "Resoconto finale" la lettera di Sr. Caterina

Aggiornamento

Carissimi Don Valentino, Claudia e Silvia,

Vi inviamo il secondo aggiornamento relativo al progetto della casa famiglia.

I lavori proseguono speditamente e la parte esterna è quasi ultimata.

Anche gli interni sono a buon punto e ora i ragazzi stanno lavorando per i collegare i bagni e preparare gli scarichi esterni. Nel frattempo le bambine hanno scelto il colore delle pareti e le tende.

Contiamo di finire tutto entro il mese di novembre, massimo primi di dicembre.

Un grande abbraccio e buon mese missionario.

Sr Caterina e comunità.

Ci scrive Sr. Caterina:

Carissimi Don Valentino, Claudia e Silvia,

Vi inviamo il primo aggiornamento relativo al progetto della casa famiglia. I lavori sono iniziati ai primi di luglio. E’ stata pulita e preparata l’area con gli scavi per i pilastri. È stata portata al tetto e poi è stato cementata la parte sottostante.

Dai primi di Agosto abbiamo iniziato i lavori anche nella parte interna. Oggi, 28 agosto, ricordiamo due anni dalla morte di Richard. La sua intercessione dal cielo è tangibile.
Questo delle foto qui sotto è Leo, fa parte del primo gruppo di ragazzi che con Richard si sono avvicinati a noi. Non sapeva leggere e scrivere. Ha pianto quando ha fatto le prime sottrazioni.
In tre anni è diventato un giovane responsabile. La marijuana, l’alcool e la prigione sono un ricordo lontano. Negli studi ha raggiunto un livello pari alla nostra terza media. È il braccio destro di Matteo per tutti i lavori di falegname-ria e coordina un gruppo di otto ragazzi. Dal 26 settembre andrà per tre mesi nelle filippine per perfezionarsi nella nostra falegnameria assieme ad altre due ragazzi, anche loro del primo gruppo.
Ora abbiamo 42 ragazzi e 17 donne. Nei momenti di fatica ricordare quello che il Signore ha fatto in soli tre anni ci riempie il cuore di gratitudine. E un grande grazie a voi, per il vostro continuo aiuto e per la fiducia.

Il progetto in sintesi

Sr. Caterina ci scrive:

In agosto 2014, con l’aiuto di due volontari italiani, abbiamo avviato la costruzione di una scuola elementare. In sei mesi la scuola è stata completata e il 16 febbraio 2015 è iniziato il primo anno scolastico, con 170 bambini.

Quattro nuove aule sono state costruite per l’inizio del secondo anno scolastico, iniziato il 16 febbraio 2016: in questo secondo anno è partito anche il FODE (flexible open distant education), che dà la possibilità di completare il ciclo di scuola di base a coloro che hanno lasciato gli studi; abbiamo limitato le iscrizioni di giovani e adulti a 170: vorremmo accoglierne un maggior numero ma, nonostante il FODE sia un progetto governativo, tutta la preparazione e i costi per materiale didattico e insegnanti è sulle nostre spalle.

Tutte le costruzioni sono state fatte dal gruppo di ragazzi che si è progressivamente avvicinato a noi e che stanno uscendo dall’abuso di droga e alcool. Sono ora 41, coordinati dai volontari che vengono dall’Italia per periodi più o meno lunghi.

Con la finalità di produrre il materiale didattico necessario, è stata avviata anche una tipografia che ci ha permesso di stampare tutti i libri per la scuola e per il FODE (scuola per adulti).

Nel mese di febbraio abbiamo avviato anche una panetteria, ora ci è possibile dare del pane a tutti e speriamo presto di poterlo anche vendere e avviare un piccolo business.

Ci siamo iscritte come organizzazione no-profit per essere in regola con le leggi delle Papua e avviare progetti per lo sviluppo e autosostentamento della missione.

La casa famiglia nasce per offrire un luogo sicuro dove crescere e ricevere amore, cibo e la possibilità di studiare. Ogni caso è a se, ma vogliamo lavorare collaborando dove possibile con i legami famigliari d’origine perché nel futuro i bambini possano rientrare o comunque avere un riferimento nel loro villaggio. Dove non lo è ci affidiamo a quello che il buon Dio vorrà.

I tempi di realizzazione sono di tre mesi dall’arrivo del materiale in loco. Matteo coordinerà 15 ragazzi tra quelli che sono già esperti in falegnameria.

Abiteranno la casa i bambini che già vivono con noi e quelli che potremo accogliere non appena la struttura sarà completata. La casa può accogliere 18 bambini.

La nostra modalità di costruzione rimane la stessa: chiediamo il materiale per costruire e poi facciamo lavorare i ragazzi che fanno parte del progetto di riabilitazione, coordinati da Matteo Vendramin, collaboratore laico della nostra missione. La nostra comunità, si assume il costo del cibo per i ragazzi, che lavoreranno alla costruzione. 

Referente: Sr. Caterina Gasparotto