Projects updates

Resoconto finale dall'Abbé Benoit:

Buona sera Signora Claudia,

Mi scuso molto per il ritardo. Siamo attualmente confrontati a un problema di collegamento a internet in Guinea dal 24 novembre. Probabilmente il governo ha fatto delle restrizioni di accesso a internet. Alcune radio e televisioni sono state anche chiuse dallo stato. Sono arrivato ieri a Conakry, la capitale. Mi sono fatto aiutare da un centro per mandarvi il resoconto finale del progetto di costruzione della scuola di Aissenezou insieme alle foto delle classi e dei bambini.

Comunque i lavori sono finiti con grande gioia della popolazione di Aissenezou, ma anche di noi.

Vi ringraziamo e ringraziamo tutti i benefattori.

Dio vi benedica tutti.

Don Benoit Onivogui

Alcune foto di aggiornamento sui lavori

Breve aggiornamento

Buongiorno Signora Silvia,

Grazie per il suo messaggio che leggo adesso.

I lavori della costruzione della scuola sono quasi finiti. Resta solo la pittura. È il pittore che non ha rispettato il tempo. Lo stiamo costringendo a fare il suo lavoro. Penso che riuscirà entro il 15 novembre prossimo. Comunque abbiamo già fatto iniziare la scuola con i bambini. Appena finisce tutto vi faccio il reso conto finale.

Cordialmente

Abbé Benoit Onivogui

Secondo resoconto da Abbé Benoit:

Questa seconda fase è consistita nell'elevazione dei muri, nell'intonacatura, nella pavimentazione e nel rivestimento della scuola di Aissenezou.

Abbiamo iniziato a fabbricare i mattoni con l'aiuto della popolazione di Aissenezou (donne e uomini). Il lavoro delle donne consisteva nel portare l'acqua, cucinare per gli operai. Gli uomini erano responsabili della raccolta della terra e della fabbricazione dei mattoni.

Terminata con grande fatica la realizzazione dei mattoni, abbiamo acquistato tutto il materiale necessario, cioè il cemento, le armature e abbiamo chiamato i muratori che hanno provveduto ad alzare i muri. Quando stavamo realizzando i mattoni in maniera molto lenta a causa delle numerose piogge, si è proceduto alla segatura del legno strutturale e dei mobili. Dopo aver innalzato le pareti, abbiamo atteso alcune settimane che le pareti si asciugassero e poi si è proceduto con i lavori di copertura.

Abbiamo avuto enormi difficoltà dovute principalmente al cambiamento climatico e al basso tasso di cambio della valuta locale.

Quest'anno ha piovuto troppo, anche durante una siccità solitamente favorevole ai lavori di costruzione. Le forti, abbondanti e frequenti piogge ci hanno fatto perdere molti mattoni già realizzati e quindi hanno causato molto ritardo nell'esecuzione dei lavori rispetto a quanto avevamo programmato.

Un'altra difficoltà è legata al trasporto dei materiali dal comune di Macenta al villaggio di Aissenezou a causa delle pessime condizioni della strada. Abbiamo avuto difficoltà a trovare un veicolo che accettasse di trasportare l'attrezzatura. Quello che abbiamo trovato ha dovuto fare diversi viaggi per poter trasportare tutto il materiale. Per risparmiare tempo, abbiamo deciso di anticipare alcune attività, come segare il legno necessario per realizzare i mobili. L'ultima difficoltà da evidenziare è l'abbassamento del cambio tra euro e franco guineano, la valuta locale.

La terza fase dei lavori consiste nell'intonacatura, pavimentazione e tinteggiatura. Il fissaggio di porte e finestre e la realizzazione di tavoli, panche, sedie e scrivanie. Specifichiamo comunque che il legno per i mobili è già a nostra disposizione, così come il cemento per l'intonacatura.

Non si condividono solo i progetti... ma anche la vita... Ci scrive Abbé Benoit:

Buongiorno Signora Silvia,

Mi scuso molto per la mancanza di notizia dei lavori. Le avevo promesso di inviarle qualche foto dello stato attuale dei lavori, purtroppo un avuto un grave incidente nella mia famiglia. Mio fratello era caduto da un'albero di palma alto di circa 9m e si era fratturato delle coste e la colonna vertebrale con tre vertebre schiacciate. L'avevamo portato a conakry per un intervento molto delicato e complesso. Mentre stava recuperando pian piano dopo l'intervento che era andato bene, è caduto un'altra volta mentre prendeva la doccia. È rimasto in coma qualche giorno. Mi hanno chiamato urgentemente e sono andato subito accanto a lui a conakry. Siamo rimasti in ospedale quasi 40 giorni. Menomale che si sta riprendendo ancora bene. Lunedì prossimo andrò a fare le foto e fare il reso conto intermedio. Posso dire però secondo le notizie che c'ho che i lavori sono molto avanzati. Mi scuso ancora molto per il ritardo. Non avevo la testa tranquilla, troppo preoccupato per la salute di mio fratello. L'ospedale ci chiedeva tanti soldi che non avevamo. La mia speranza della sua guarigione era rimasta poca. Per miracolo si è ripreso un po'. Vi mando qualche foto del primo intervento che ho con me.

Cordiali saluti

Abbé Benoit Onivogui

Breve aggiornamento

Buongiorno Signora Silvia,

 

Spero che tutto vada bene. Qui stiamo bene. Vorrei aggiornarvi sui lavori di costruzione della scuola di Aissenezou in Guinea. Come l'avevo accennato prima, siamo stati disturbati dalle piogge strane, questo fatto ha ritardato molto i lavori. Però il peggio è passato, siamo riusciti a finire l'elevazione dei muri. Subito dopo pasqua cominceremo i lavori di copertura che dovrebbero finire presto, perché avevamo anticipato tante cose. Tutto il legno che serve per questo era già pronto. Vi manderemo qualche foto dopo pasqua. 

Vi auguro una buona settimana santa in Cristo.

Don Benoi Onivogui 

Aggiornamento

Buongiorno Signora Silvia,

Le mando le foto dello stato attuale dei lavori di scuola. Siamo molto in ritardo a causa della pioggia che continua stranamente a venire fino adesso. Non è stato mai così, i mesi da dicembre fino a fine febbraio non sono stati mai mesi di pioggia, ma questo anno tutto è diverso.

Siamo anzi preoccupati per l'agricoltura, perché i mesi solitamente adatti per seminare il riso potrebbero essere piuttosto senza pioggia. Speravamo finire con le elevazioni dei muri a fine gennaio, ma purtroppo ha piovuto la settimana scorsa 3 giorni di seguito e ha bagnato i mattoni che erano già confezionate e pronte. Bisogna ancora aspettare una settimana di sole. Stiamo però anticipando alcuni lavori che riguardano la preparazione del legno che servira per la copertura della scuola, i banchi, le porte e finestre.

Cordiali saluti

don Benoit

Aggiornamento

Buongiorno Signora Claudia,

le scrivo per informarla che i lavori della costruzione della scuola sono stati ritardati, perché ha continuato stranamente a piovere fino a novembre. Le pioggie erano diminuite verso metà ottobre come gli altri anni, però dopo una settimana senza pioggia, ha ripreso a piovere. Abbiamo ripreso i lavori soltanto in dicembre e li abbiamo sospesi per le feste di natale e di fine anno. Adesso li riprenderemo in questa settimana.

Speriamo di finire a metà febbraio a Dio piacendo. Comunque vi terrò informata dell'evoluzione dei lavori a fine gennaio.

Cordiali saluti. 

Tantissimi auguri di natale e di un buon anno

Don Benoit

Ci aggiorna l'Abbé Benoit:

Buona sera,

vi scrivo per informarvi che i lavori svolti con la prima rata erano quasi finiti, ma il servizio di controllo ha osservato una piccola imperfezione che andava corretta. È quello che ha ritardato il resoconto. Hanno appena finito tutto. 

Intanto vi mando alcune foto. 

Cordiali saluti in Cristo

Abbé Benoit

 

Aggiornamento di don Benoit:

Buongiorno Signora Silvia,

Come richiesto vi invio questo messaggio per presentare la situazione attuale dei lavori di preparazione per l'inizio dei lavori a fine mese. La popolazione è ben motivata.

Il luogo dove sarà costruita la scuola è già pulita, una buona parte dei materiali (sabbia, pietre) è già disponibile (una parte di essi è già stata trasportata vicino al luogo della costruzione).

Abbiamo già fatto tanti incontri insieme ai tecnici e alla popolazione di Aissenezou per sistemare le ultime cose dal punto di vista organizzativo. 

Vi mando in allegato alcune foto della preparazione del luogo della costruzione.

Un caro saluto

Don Benoit

The new project

La scuola verrà costruita nel villaggio di Aissenezou, distante 80 km da Macenta. La regione è montagnosa. L’attività principale è l’agricoltura che però non soddisfa i bisogni alimentari per la mancanza delle tecniche agricole appropriate. Nel villaggio non ci sono strutture sanitarie né scuole, se non solo una stanza - che è stata costruita in terra battuta e senza alcuna garanzia di solidità, con tavole in legno come tetto che fanno penetrare l’acqua dalle fessure - ma solo per dare una istruzione ai bambini del villaggio. C’è un solo insegnante pagato dallo stato. E i bambini fanno lezione tutti insieme. La scuola è pubblica e come tale segue i programmi statali di insegnamento e ha un direttore scelto dallo stato. È comunque gestita da un comitato del villaggio che può chiedere di sostutuire il direttore se non lavora bene.

Dopo aver accolto gli studenti, l’insegnante è obbligato a formarli fino alla 3a elementare prima di predisporre una nuova classe. E i bambini che devono andare in 4a sono costretti a proseguire in altre scuole che però sono talmente lontane che i genitori non se la sentono di mandarli a scuola.

Dovendo fare nuove classi ogni tre anni, capita spesso che gli studenti abbiano età o molto superiori o inferiori all’età “giusta” per frequentare quella classe. Ci sono classi con bambini dai 4 ai 9 anni in prima elementare. E arrivano in 3a a 7 anni e sono troppo piccoli per essere mandati in altre scuole!

La costruzione di due aule, con materiali più robusti, con fondamenta solide e cemento armato, permetterà di avere due classi e due insegnanti e porteranno i bambini fino alla 5° elementare e poi potranno continuare anche presso altre scuole.

Ciascuna classe accoglierà 40 bambini, sistemati su banchi doppi, per un totale di 80 studenti.

Il terreno appartiene alla scuola e alla comunità.

Project referrer: Abbé Benoit Kaliva Onivogui