Aggiornamenti dei progetti

11 le parrocchie che hanno beneficiato delle distribuzioni offerte dalla Caritas di Nampula per un totale di 39

E' stata acquistata farina di mais, fagioli, olio vegetale, coperte e gasolio per poter comprare i prodotti e arrivare nei loghi di destinazione.

Localmente le parrocchie, attraverso i gruppi divolontariato e equipe missionarie, facevano collette per vestiti, scarpe e cibo e la maggior parte degli sfollati erano accolti nelle famiglie (molte di loro cristiane) e ora a poco a poco si stanno inserendo in queste comunità, coltivando anche piccoli appezzamenti di terra.

Dobbiamo ringraziare queste povere famiglie che hanno avuto una grande accoglienza verso gli sfollati, nonostante avessero subìto a loro volta la pandemia e la carestia.

Ci sono state varie difficoltà che però sono state superate grazie anche all'impegno di tanti volontari con il cuore grande.

Ci dice Adamo Filipe: "Un grande grazie per il vostro aiuto, senza il quale non sapremo cosa sarebbe di noi oggi. Ringraziamo ancora di più le persone che vi hanno sostenuto per permettere a voi di donarci il cibo necessario in questo momento tragcio per noi".

E Desterja, una signora rifugiata e accolta nel quartiere di una delle parrocchie, ci dice: "Ringraziamo molto la Caritas e le persone che vi hanno sostenuto per aiutarci. Voi ci avete aiutato molto a non cadere in cammini sbagliati e pericolosi".

GRAZIE A TUTTI VOI!

 

Aggiornamento di P. Davide

Carissima Claudia e Caritas Antoniana buona giornata. 

La situazione in Cabo Delgado, che ha creato 800.000 sfollati, sta grazie a Dio migliorando.

Il questi ultimi giorni non ci sono stati attacchi e varie forze di aiuto militari (dei paesi vicini) hanno allontanato i terroristi. Si spera per sempre, ma l'esperienza ci dice che si deve essere molto cauti su questi problemi ( perché una volta che se ne vanno i militari,...?. Ieri sera vedendo qui il telegiornale, faceva vedere che il ministro della salute del Mozambico ha visitato le zone dei centri di salute colpite ( molte di esse sono state danneggiate o distrutte, altre si sono salvate in parte). La gente vorrebbe tornare alla sua terra, ma anche in questo ci deve essere cautela e creare prima delle condizioni di sicurezza e di accompagnamento, per non esporre il popolo ad altri massacri ( quasi tutte le costruzioni sono state bruciate). Qui a Nampula si continua ad accompagnare gli sfollati (nella parrocchia dove ho accompagno, sono ancora quasi 5000 e anche la Caritas Diocesana dá il suo apporto). 

Con P. Orlando mi sono sentito, ora si é recuperato e mi ha detto che con la prossima settimana pensa di aver tutto a posto per mandare la relazione. Sempre vi ringrazio di cuore per tutto quello che fate e siete per noi qui.   

Uniti nel Signore e nella solidarietà con il popolo che soffre,

fraternamente p. Davide  

Aggiornamento... triste.... (traduzione letterale dal portoghese)

Cara Caritas Antoniana

I migliori auguri di ottima salute e successo nelle vostre attività e ciò che vi auguriamo. Sono Padre Orlando Fausto Direttore della Caritas Arcidiocesana di Nampula,

Vi ringraziamo di cuore per l'aiuto che ci avete fornito, lo faremo raggiungere ai destinatari e daremo maggiori informazioni nelle distribuzioni che faremo. La situazione degli attentati è ancora preoccupante e a Nampula continuano ad arrivare sfollati provenienti da Cabo Delgado. Nel centro di reinsediamento di Corrane, creato per accogliere continuamente gli sfollati, sta ricevendo persone di Cabo Delgado, oltre a Corrane, ci sono anche sfollati nella città di Nampula, Anchilo Rapale, Namialo e in tutti i distretti, è molto preoccupante .

In questo momento, la Caritas ha ricevuto l'aiuto del governo ungherese per costruire case Pau-a-pique, stuoiate e ricoperte di lamiere di zinco, per gli sfollati durante la guerra presso il Centro di reinsediamento di Corrane. La Caritas ha già iniziato a costruire le case. Tuttavia, poiché le famiglie sono abbastanza numerose, abbiamo dovuto dare la priorità ad alcune famiglie in base ai fondi disponibili.

Rinnoviamo ancora una volta la nostra gratitudine per la vostra generosità.

Rispettosamente.

Padre Orlando Fausto

In mezzo a tanta sofferenza, un segno di speranza e di carità...

Ci scrive P. Davide:

Cara Claudia e Silvia, buona giornata. 

Sono p. Davide Comboniano, e sono qui con il direttore della Caritas di Nampula p. Orlando, per fare il punto della situazione per gli aiuti che stiamo dando con il progetto fatto con voi.

Padre Orlando ha avuto difficuoltá per ritirare i soldi, poi é riuscito e da allora sta organizzando le varie distribuzioni. Si sono realizzate distribuzioni nel monastero dove arrivano molti sfollati ad abitare la zona, nelle parrocchie di Anchilo, S. Isabel e Rapale. 

Chiediamo scusa per non averci sentito prima, tutti siamo presi con varie attivitá e p. Orlando essendo il direttore deve seguire anche le costruzioni di 80 casette per un gruppo considerevole di sfollati in un campo profughi. 

La situazione qui é complicata, gli attacchi sono frequenti e sempre tutte le settimane si accolgono varie famiglie di sfollati.

Ringraziamo sempre per il vostro aiuto che per lo meno mitiga la grande sofferenza e ci da un pó di respiro. Organizzare poi le distribuzioni é sempre un lavoro di molte persone e bisogna seguirle attentamente perché tutto vada bene, per cui i giorni passano. 

Fin d'ora vi salutiamo con cuore grato e sempre uniti nel Signore. 

Fraternamente p. Davide e p. Orlando.   

Il progetto in sintesi

Il progetto è un “proseguimento” del *7324 in risposta ad una grave emergenza umanitaria, dovuta ad una guerra mai dichiarata che si svolge a Cabo Delgado dal 2017 che semina morte, violenza e distruzione senza risparmiare niente e nessuno, nemmeno chiese e missionari.

Le piogge sono state scarse ed è lontano il tempo del raccolto. La fame si fa davvero insostenibie tra i rifugiati. Lo Stato ha creato a Corrane, una regione a 70 km da Nampula, un nuovo Paese dove sta offrendo ai rifugiati una nuova vita.

Ogni famiglia sta ricevendo un terreno di 30 m x 20 m, una tenda e il necessario per iniziare una nuova vita. Sono già 700 le famiglie qui destinate.

Dopo l’entusiasmo dei primi mesi che ha visto molti organismi portare cibo e abiti ai rifugiati, ora c’è un abbandono generalizzato.

Grazie all’aiuto della Germania, dell’Irlanda e vari benefattori stanno cercando di lenire il dolore e gli innumerevoli bisogni.

Vogliono acquistare farina di mais, fagioli, olio e coperte.

Referente: P. Orlando Fausto, Comboniano