Nganda-Ikulu, è un grande villaggio dove le suore hanno costruito una comunità e possiedono una vasto terreno agricolo ed una competenza abbastanza ricca da poter aiutare i contadini locali. La popolazione è di circa 12.850 abitanti, colpita da una grave crisi alimentare: circa il 68% dei bambini, tra gli 0 e gli 8 anni muore di malnutrizione.
Il vasto terreno a disposizione è fertile ma la gente continua a morire di fame perché non è in grado di sfruttare adeguatamente la terra, vi è mancanza di attrezzature, di sementi e di una forza lavoro qualificata. Ecco perché Sr. Christine ha deciso “di combattere questa sfida che distrugge la salute mentale e fisica della popolazione”.
Con questa richiesta, si è pensato di far partire un primo gruppo ‘pilota’, composto da 6 persone, 3 donne e 3 uomini, selezionate in base ai seguenti criteri: sono note al comitato e alle suore, bisognose, padri e madri di famiglie stabili con residenza fissa nel villaggio, hanno una buona esperienza nelle attività rurali da molti anni, sono responsabili e dedite al lavoro. Hanno già organizzato un Comitato di gestione e individuato l’agronomo che seguirà i lavori: formazione del gruppo target e formazione sulle nuove tecniche agricole, sullo stoccaggio dei fertilizzanti, sull’economia del lavoro, la conservazione dei semi e metodo e tecnica di produzione e consumo.
A ciascun contadino verrà dato 1 ettaro e dopo il primo raccolto dovrà restituire al comitato il 10% della sua produzione, come fondo di gestione dello stesso. La richiesta a C.A. riguarda pertanto l’acquisto degli utensili: zappe, machete, annaffiatoi, picconi; di semi: mais, arachidi, manioca, riso e cipolle, e fertilizzanti chimici e insetticidi.