Aggiornamenti dei progetti

P. Snell ci racconta la bellezza di avere luce sempre!

Per completare il progetto sono stati eseguiti i seguenti lavori:

  • stima del consumo di energia elettrica dell'edificio della Clinica Saint Jules e del Reparto Maternità. Tecnici ed elettricisti hanno valutato l'energia necessaria per alimentare ininterrottamente il Reparto Maternità. Hanno quindi proposto un preventivo per un impianto adeguato alle esigenze valutate. Dopo aver ottenuto il finanziamento in due tranche, l'impianto elettrico era nelle condizioni previste. Le apparecchiature sono state consegnate. Tecnici ed elettricisti hanno installato i pannelli solari, l'inverter, le tre batterie al litio e altri accessori. Hanno completato il cablaggio, l'ispezione e i controlli generali prima della messa in funzione del nostro nuovissimo impianto a energia rinnovabile. 

Le donne non partoriranno più durante i blackout (interruzioni di corrente) e ci sarà autonomia elettrica; non solo ci sarà una riduzione dei costi del carburante, ma il denaro stanziato per i costi del carburante ci permetterà di rifornire meglio la farmacia (aumentando la scorta di farmaci). Questo sarà di grande beneficio per la popolazione. Riduzione dell'inquinamento da monossido di carbonio. Il nostro piccolo frigorifero sarà alimentato permanentemente a energia elettrica per mantenere al fresco farmaci e vaccini.

Beneficiari diretti: 12.770 (2.800 donne, 1.800 donne in gravidanza, 9.790 figli minorenni).

Il camion con il materiale era arrivato alla parrocchia ma non ha potuto proseguire. Ce lo spiega Padre Snell:

Abbiamo pagato la società responsabile della vendita, consegna e installazione delle attrezzature: inverter elettrico, pannelli solari, batterie al litio e accessori.

Un camion con rimorchio ha fatto il viaggio fino alla parrocchia. Il fiume era in piena. Dopo tre giorni di attesa affinché il livello dell'acqua del fiume si abbassasse, la pioggia ha continuato a cadere.

Poiché i tecnici e il rimorchio del camion non potevano più rimanere dall'altra parte del fiume in piena, hanno fatto ritorno all'azienda di Cap-Haitien.

Aspettiamo quindi che possano tornare il 4 maggio per procedere all'installazione delle attrezzature.

Aggiornamento:

Ci racconta P. Snell che hanno provveduto a fare l'ordine di tutta la merce e - poichè Caritas invia soldi a rate - hanno cercato di aumentare il contributo locale per assicurare la ditta che il pagamento verrà completato. 

Ciò garantirà il processo di consegna e installazione delle attrezzature.

Il progetto in sintesi

La richiesta, riguarda la Clinica medica Saint Jules ed è promossa dal parroco della vicina parrocchia. E’ ubicata a Petit-Bourg du Borgne, in una zona rurale remota, senza servizi pubblici disponibili, a 70 chilometri dalla città di Cap-Haïtien, sede dell'arcidiocesi.

Questo centro sanitario che appartiene all’Arcidiocesi, offre servizi ginecologici-ostetrici a più di quindicimila (15.000) donne e le accoglie H24 nel reparto di Maternità. E’ composta da un piano con 5 stanze al piano terra e 5 al piano superiore. In totale ci sono 8 posti letto (5 per la maternità e 3 per il pronto soccorso). Ci sono 9 medici e 10 tra infermieri e altro personale.

Ci scrive il parroco, P. Snell: “ …il progetto può essere realizzato senza il rischio di perdere denaro in caso di approvazione. Viviamo infatti nel Dipartimento Nord di Haiti, lontano dai disordini delle bande armate di Port-au-Prince e Artibonite. L'attrezzatura elettrica di cui abbiamo bisogno è disponibile a Cap-Haitien. I commercianti non effettuano gli ordini nei negozi di Port-au-Prince, ma direttamente dagli USA alla dogana di Cap-Haitien. Un tipo di progetto come il nostro è fattibile e realizzabile nella nostra regione.

Da due anni disponiamo di una sala parto presso la Clinica Saint Jules, situata ai confini del Dipartimento Nord di Haiti. I parti vengono talvolta effettuati con la luce del cellulare o con la luce di una candela accesa. A volte trascorriamo diversi giorni senza elettricità. Nonostante tutto, accogliamo le donne incinte e i pazienti. Una delle particolarità del mio Paese, Haiti, è l’instabilità. Da oltre quattro anni vi è carenza di carburante. Inoltre, le riserve di carburante si trovano a Port-au-Prince. Capita spesso che i banditi blocchino le autocisterne e impediscano così la consegna del carburante al resto del Paese. La crisi energetica che si ripete e persiste nel mio Paese ha un impatto negativo sul funzionamento e sulla qualità dei servizi medico-sanitari che vogliamo offrire. Inoltre, il costo del carburante sta aumentando rapidamente e in modo incontrollabile. Non abbiamo un sistema elettrico ad energia rinnovabile.”

La richiesta riguarda pertanto l’acquisto e l’installazione di un impianto elettrico ad energia rinnovabile con inverter, pannelli solari e batterie al litio.

Referente: P. Snell Nord csc