La presenza dei frati francescani e il loro coinvolgimento attivo nella vita sociale della Capitale, inizia nel 2014, cercando di essere vicini alle persone più disprezzate della società, alle persone indifese e senza casa. Le ripetute crisi sociali e politiche hanno spinto le persone ai margini della società che, lasciate senza punti di riferimento, finiscono per vivere all’aperto, per strada, nei parchi, sui canali o nelle stazioni ferroviarie. Statisticamente secondo i dati ufficiali, nelle strade della città vivono circa 5.000 persone, per lo più uomini. I frati entrano in contatto con loro quotidianamente. Preparano i pasti nella cucina del convento e poi, con spirito cristiano evangelico, portano in strada a questi “Fratelli della strada” che salutano con compassione e rispetto.
Ogni giorno entrano in contatto con circa 100 tossicodipendenti, ai quali forniscono gli indumenti strettamente necessari, sollevano coloro che sono caduti, curano le loro ferite e danno loro medicine per le loro malattie. La cosa più difficile è che non hanno un mezzo di trasporto e queste attività vengono svolte con l'ausilio dei mezzi pubblici, il che spesso crea disagi ai viaggiatori, perché i borsoni con cui viaggiano i frati sono ingombranti.
Viene gestito anche un programma di "doccia sociale" tre volte a settimana che si svolge nella comunità. Nello svolgimento di queste attività i frati incontrano grosse difficoltà a causa della mancanza di mezzi di trasporto adeguati alle esigenze di queste attività specifiche. Spesso queste persone sono molto difficili da spostare e non possono arrivare in convento a causa di problemi locomotori. Inoltre i frati sono coinvolti in un progetto socio-educativo chiamato “Scout Francescano”, un gruppo di 46 bambini provenienti da contesti svantaggiati, sono stati inseriti nella grande famiglia “Scout” affinché ci sia un'integrazione sociale, un'istruzione adeguata e una vita degna della loro infanzia. La mancanza di un mezzo sta portando alla consapevolezza della fatica nel continuare a svolgere questo servizio quotidianamente, e questo comporta stanchezza e mancanza di efficienza. Hanno individuato un minibus che farebbe al caso loro.