Storie
Un asilo a Timor Ovest
In un quartiere difficile di Kupang, in Indonesia, un gruppo di suore inizia a fare un asilo all’interno della loro casa. E succede un piccolo miracolo. Grazie a quanti sostengono Caritas Antoniana.
«Vuoi vedere che apriamo un asilo?».
La proposta, buttata là come se fosse un gioco, diventa un affar serio per
le giovani suore del Santo Volto che vivono a Kupang, una delle città più
povere dell’Indonesia, nell’isola di Timor Ovest.
Data di pubblicazione: 02/01/2017
Capoeira ad Haiti. Il ritmo che libera
Un’arte marziale brasiliana che è anche una danza, la capoeira trapiantata ad Haiti sta cambiando la vita dei ragazzi delle bidonville di Port-au-Prince. Grazie a Caritas Antoniana e al vostro aiuto.
Una danza può cambiare i destini? Suor Luisa dall’Orto, missionaria ad
Haiti e referente di un progetto Caritas Antoniana a favore dei ragazzi nella
bidonville di Cité Okay a Port-au-Prince non ha dubbi. La risposta è
«sì». Da qualche mese il centro diurno che le suore curano nella
bidonville promuove un progetto a favore dei ragazzi abbandonati, realizzato
anche in altri quartieri poveri della capitale haitiana.
Data di pubblicazione: 16/09/2016
Un ospedale per l’Amazzonia
È l’unico punto di riferimento per decine di migliaia di indigeni dell’Ecuador, ma rischiava la chiusura. Pericolo scongiurato grazie a Caritas Antoniana.
Di Ecuador in Italia si sente parlare davvero poco: periferia del mondo,
arriva in coda alla cronaca appena appena se, come accaduto in aprile,
interviene un devastante terremoto (7,8 gradi Richter). Ma bastano già
poche settimane per scordarsi delle 660 vittime e dei 29 mila sfollati,
rimuovendo il problema, se non le macerie.
Data di pubblicazione: 23/08/2016
Con i bambini dell’Hospice pediatrico di Padova
Una macchina contro il dolore cronico per ridonare un sorriso ai bambini con malattie inguaribili.
A Padova esiste una realtà unica nel territorio nazionale, si prende cura di
bambini inguaribili ed è centro regionale di terapia antalgica. Si tratta
dell’Hospice pediatrico, frutto di un accordo pubblico privato, fondato e
sostenuto da un’associazione fatta dai genitori dei piccoli malati che non
a caso si chiama «L’isola che c’è».
Data di pubblicazione: 13/04/2016