Storie
Con i bambini dell’Hospice pediatrico di Padova
Una macchina contro il dolore cronico per ridonare un sorriso ai bambini con malattie inguaribili.
A Padova esiste una realtà unica nel territorio nazionale, si prende cura di
bambini inguaribili ed è centro regionale di terapia antalgica. Si tratta
dell’Hospice pediatrico, frutto di un accordo pubblico privato, fondato e
sostenuto da un’associazione fatta dai genitori dei piccoli malati che non
a caso si chiama «L’isola che c’è».
Data di pubblicazione: 13/04/2016
Quando la scuola si rifà il trucco
Nuove tubature, quattordici wc, undici lavandini, trecento metri quadri di piastrelle… É il salvataggio operato da Caritas Antoniana a vantaggio di una scuola primaria di Matugga, in Uganda.
Senza bagni né impianto idrico: così si presentava fino a un anno fa la
scuola primaria St. Charles and St. Anthony di Matugga, in Uganda. Al posto
dei servizi i suoi cinquecento studenti potevano contare su delle latrine
allestite a pochi metri dalla cucina dell’istituto.
Data di pubblicazione: 07/03/2016
Un bilancio di buon compleanno
Nel 2016 Caritas Antoniana compie 40 anni. La presentazione del bilancio 2015 è il modo migliore per festeggiare, pensando al futuro.
Compiere 40 anni con 121 candeline sulla torta
Lo strano compleanno è quello di Caritas Antoniana, l’associazione di
solidarietà dei frati nata nel 1976. Le 121 candeline sono invece i
progetti finanziati in 36 Paesi del mondo nel bilancio del 2015.
Data di pubblicazione: 25/02/2016
Nuova vita al barrio di Guabirà
È rinato, grazie al finanziamento della Caritas antoniana, il centro medico «Virgen de Fatima» alla periferia di Montero (Bolivia).
Al barrio di Guabirà, 20 mila abitanti, nella zona nord della città
boliviana di Montero (dipartimento di Santa Cruz), qualcosa è cambiato.
Data di pubblicazione: 12/01/2016
Il gioielliere di Phnom Penh
Era al culmine del successo professionale Igino Brian, quando ha deciso di lasciare l’Italia per la Cambogia. Oggi crea gioielli dalle mine e trasforma in orefici i ragazzi di strada.
Lasciare tutto per dedicarsi alla causa degli ultimi. È successo a uno dei
più riconosciuti gioiellieri del distretto di Vicenza. Un giorno di dieci
anni fa ha chiuso il suo laboratorio e la sua casa italiana e si è
trasferito a Phnom Penh, capitale della Cambogia, uno dei Paesi più poveri
del Sud-Est asiatico e del mondo. Il suo è uno dei rari casi di
delocalizzazione del talento.
Data di pubblicazione: 09/12/2015