Storie
Il sacerdote monaco, padre degli orfani rumeni
La storia di Padre Ireneo Barle che parte da una comunità ortodossa e finisce nei pensieri di madre Teresa di Calcutta
Non è immediato entrare in sintonia con padre Ireneo Barle, 47 anni, il
viso serafico, la lunga barba dei preti ortodossi. C’è qualcosa di
insolito in lui. Ma cosa? All’inizio ti colpisce il particolare strano: ha
una minuscola chiesa piena di icone dorate nel cuore della Transilvania, in
Romania, a Prislop, un paesino di 350 anime.
Data di pubblicazione: 27/09/2017
L’atelier delle rifugiate irachene
In Giordania i lettori del Messaggero di sant’Antonio hanno ristrutturato un laboratorio per Rafedín, Made by Iraqi Girls, un marchio di sartoria, nato ad Amman per dare futuro a 20 giovani rifugiate irachene.
Un vero e proprio laboratorio di sartoria per «ricucire» la speranza
dei cristiani, fuggiti dall’Iraq a causa delle persecuzioni del Daesh.
Data di pubblicazione: 05/07/2017
Come costruire una scuola dai rifiuti
Un progetto a favore dei «pepenadores», riciclatori di rifiuti delle discariche di Oaxaca, in Messico, che sta diventando un volano di sviluppo. Al centro la costruzione di scuole verdi
Problema alla lavagna: metti insieme 8.500 bottiglie di plastica e 11 mila
cartoni di Tetra pak. Che cosa ottieni? Nessuno di noi sa risolvere il
quesito, ma un buon numero di bambini delle favelas a ridosso della
grande discarica di Zaachila, nella periferia di Oaxaca, sa farlo eccome.
Data di pubblicazione: 08/06/2017
Congo: pigmei e bantù, una scuola per convivere
In un villaggio nella foresta congolese, due etnie che si scontrano da sempre, chiedono alle suore missionarie appena arrivate di fondare una scuola. Ma ognuno vuole la sua. Che fare?
La convivenza tra etnie non è semplice in nessuna latitudine. Lo dimostra
questo progetto realizzato con le suore francescane missionarie del Sacro
Cuore nella Repubblica Democratica del Congo. A raccontarcelo è suor Rita
Panzarin, la responsabile.
Data di pubblicazione: 11/04/2017
Costruire la squadra
124 progetti in 40 Paesi, soprattutto a favore delle comunità nelle zone rurali e più abbandonate del pianeta. È la svolta di Caritas Antoniana registrata nel resoconto dei progetti approvati nel 2016. Obiettivo: dare i mezzi e i modi per un autosviluppo
Con 124 progetti per un totale di 2 milioni 640 mila euro investiti in 40
paesi del mondo, Caritas Antoniana conferma per il 2016 il trend dell'anno
precedente (121 progetti per 2 milioni e 850 mila euro di investimento).
Data di pubblicazione: 06/02/2017